BELLUNO Il punto di Adriano Rasi Caldogno, Direttore della ULSS 1 Dolomiti, sull’emergenza Covid-19.
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PUNTO SETTIMANALE ULSS1 DOLOMITI Alcuni dati sui ricoveri: 43 ricoverati in ospedale a Belluno, 7 in terapia intensiva 35 negli ospedali di comunità di Belluno (+1 nelle ultime 24 ore) e Agordo(+1 nelle ultime 24 ore). Dal 21 febbraio dimesse 97 persone. 15.259 tamponi, nell’ultima settimana 2571, una capacità produttiva che si è via via incrementata, da anche per l’accordo con l’azienda ospedaliera di Padova che ha messo in funzione una nuova potentissima attrezzatura olandese che consentirà di processare 400 tamponi in più. Fin’ora c’è stata una difficoltà nel reperire i kit di tamponi e reagenti per la situazione a livello mondiale per la grande richiesta di molti stati. Capacità produttiva delle ditte specializzate non è riuscita a seguire passo-passo la domanda
Dipendenti Ulss1 6571 tamponi su 2485 persone, dipendenti in area sanitaria, medici di medicina generale, pediatri, continuità assistenziale e farmacisti su circa 2490 afferenti l’area sanitaria nel complesso. Dall’8 aprile 5312 test rapidi sierologici che non fanno diagnosi ma servono ad un utile screening: 574 dipendenti Ulss1, 3458 in case di riposo (dipendenti – ospiti) 1280 altri soggetti impegnati nei servizi essenziali (forze dell’ordine etc.) A ieri 21 aprile 967 positivi verificati dall’inizio dell’epidemia (dal 21 febbraio), 718 gli attualmente positivi, soprattutto nelle residenze per anziani 1259 sono in isolamento fiduciario dove trascorrono 14 giorni per prevenire l’insorgere di sintomi correlati al covid19. A ieri 50 dipendenti positivi su un totale di 3650. Solo in pochi casi si è reso necessario il periodo di ricovero, la maggiore parte degli stessi è asintomatica, tutti sono in quarantena. Il contagio in larghissima misura è stato contratto al di fuori dell’ambito aziendale e non in connessione con attività di cura con pazienti positivi. Altro dato positivo per il personale a ieri assunte 41 persone. Centri di servizio, case di riposo per non autosufficienti che ospitano oltre 2000 ospiti da una lato e numero cospicuo di dipendenti dall’altro. I numeri: 29 strutture in provincia (RSA non autosufficienti), 18 non hanno ospiti positivi al loro interno (62%) 11 presenza di ospiti positivi (37,9%). Dettaglio: 4 strutture hanno 7 ospiti positivi (3.41%), 2 strutture 21 ospiti positivi (10,24%), 4 strutture 86 ospiti positivi (42%) e 1 struttura ne ha 91 (44,4%) . Tutte queste strutture sono oggetto di controllo dalla task force aziendale. Due strutture Padre Kolbe di Pedavena e Trichiana stanno subendo situazioni critiche e hanno il pieno supporto della Ulss1. Da diverse settimane l’azienda Ulss1 da a tutte le case di riposto della provincia su loro richiesta una fornitura aggiuntiva di dispositivi di protezione individuale. In conclusione: lunedi su mandato della Presidenza della Regione un confronto con gli operatori turistici della Provincia ascoltano le loro preoccupazioni e raccogliendo contributi per trasmettere dei protocolli, linee guida, per consentire la ripresa dell’attività turistica. Sicurezza per i gestori, dipendenti e clientela che vorrà usufruire dell’offerta turistica, a breve trasmetteremo suggerimenti e spiegazioni per la ripartenza. Termino ricordando che abbiamo provveduto in questi giorni alla nomina del nuovo primario del Suem 118, il dottor Giulio Trillo’ oggi responsabile elisoccorso Friuli presso l’ospedale di Udine, laureato in medicina, specializzato in anestesia e rianimazione, il professionista che prenderà in mano con competenze importanti tutta l’organizzazione del 118
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