COLLE SANTA LUCIA L’Istitut Cultural Ladin Cesa de Jan ha incontrato Gianni De Bastiani, Dirigente dell’Ufficio
Scolastico Territoriale di Belluno, figura un tempo conosciuta come “il Provveditore agli studi”. All’incontro, svoltosi negli antichi locali della Cesa de Jan , oltre al Dirigente e al professor Chiozzi, suo collaboratore, hanno partecipato la Presidente dell’Istituto Elsa Zardini “Soriza”, il Vice- Presidente Paolo Frena “Bonata” e il Direttore Denni Dorigo “del Moro”. Con orgoglio è stata illustrata l’esperienza più che positiva riguardante l’insegnamento della lingua ladina nelle scuole di Livinallongo e Cortina d’Ampezzo. In particolare il Dirigente ha potuto rendersi conto dello sforzo economico che ogni anno l’Istituto affronta per garantire la presenza di un insegnate qualificato in tutte le classi della Scuola Primaria e Secondaria di Livinallongo e in una classe della Primaria Duca d’Aosta di Cortina d’Ampezzo. É stato poi evidenziato come la legge 482 del 1999, che prevede l’uso della lingua minoritaria nella scuola, risulti essere, ad oggi, una strumento vecchio e per molti aspetti superato: c’è la necessità di un intervento legislativo che preveda la possibilità di introdurre il ladino curricolare e l’istituzione delle relative cattedre.
Dagli esponenti dell’Ufficio Scolastico è arrivato l’invito ad una maggior collaborazione per l’attivazione delle progettualità riguardanti l’uso veicolare della lingua ladina, secondo la metodologia CLIL, progetti attualmente finanziati con i Fondi Comuni Confinanti. L’Istituto Ladino ha manifestato la propria disponibilità a collaborare in tal senso con i diversi Istituti Comprensivi, sottolineando tuttavia che il modello scolastico a cui mirano le nostre comunità, è la scuola paritetica attualmente in vigore nelle vicine valli ladine del Sudtirolo.
L’incontro si è concluso con l’auspicio di poter costruire nuove collaborazioni, anche sovra regionali, affinché le scuole possano essere sempre più competitive e attrattive anche nei confronti delle comunità limitrofe. L’obiettivo principale, oltre a quello di conservare la propria cultura e la propria identità anche attraverso l’attività didattica, è senz’altro quella di salvaguardare la presenza nei paesi della scuola che, oltre ad essere un servizio fondamentale per le famiglie, è di vitale importanza per il futuro delle comunità.