AGORDO. Vi ricordate dello spettacolo “Diamoci una mano… Così Si Vola!”? Scritto e realizzato dai Dottor Clown Belluno per celebrare il volontariato bellunese, dopo una pausa estiva torna a far sorridere e commuovere la provincia. Il tour riparte da Agordo: «È un’opera pensata per raccontare in modo leggero cosa significa fare volontariato», spiegano i volontari, «vi accompagneremo in un viaggio tragicomico fatto di giochi di parole, durante il quale i due protagonisti percorreranno un itinerario surreale e proveranno a capire cosa significa la parola “volontariato” e cos’è il Csv», centro di servizio per il volontariato. L’appuntamento è sabato 29 settembre alle 20.45 nell’auditorium del centro parrocchiale mons. Vincenzo Savio. Adatto per grandi e piccini, verrà portato in tutte le restanti zone della provincia per raccontare la solidarietà bellunese attraverso il sorriso. Ingresso libero. L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Agordo.
COSì Sì VOLA
Il copione scritto da Erik Sacco Zirio racconta il viaggio di un ragazzo brillante, cinico e atletico vestito di verde (naso compreso) e una ragazza simpatica, frizzante e un po’ pigra vestita di blu (naso e capelli compresi) alla scoperta del volontariato. La buffa accoppiata decide di partire dopo aver letto la notizia sul giornale del «compleanno di uno, uno importante, il “ci” “ssss” “v”» e si imbarca con la spinta dal gioco di parole «volo-Ontario». Tra varie peripezie e disavventure, in cielo ma anche a terra, i due incontrano lungo il tragitto cinque personaggi, che corrispondono ai cinque degli ambiti più significativi del volontariato. La cura ambientale, rappresentata da una giovane che raccoglie da terra la spazzatura gettata da persone noncuranti (una di queste, manco a dirlo, è proprio la protagonista). La protezione animale, rappresentata da un’associazione a cui i due porteranno un cucciolo abbandonato trovato per strada. Lo sport, rappresentato da una ragazza che compare inseguendo una pallina da tennis e che improvvisa per i due una partita sul posto, una delle gag più esilaranti e geniali dello spettacolo. La cultura, rappresentata da una volontaria della biblioteca che si occupa anche di prestiti intersistemici (ovvero il sistema di prestito interbibliotecario) e che scova un libro contenente la storia del Csv di Belluno. Infine l’assistenza sociale e sanitaria, rappresentata proprio dai Dottor Clown, che finiscono per curare l’incauta protagonista. A legare la narrazione ci sono due fili. Quello tenuto dal fisarmonicista ambulante, che ad ogni atterraggio si fa puntualmente trovare per strada facendo l’elemosina in cambio di una suonatina ma che alla fine farà capire a chi destinerà tutte le monete raccolte. E quello dei “regali” ricevuti dai volontari, un’altra sorpresa dello spettacolo che alla fine spiega il significato più vero e profondo del viaggio, intrecciandosi con il senso stesso dei Centri di servizio per il volontariato.