ROCCA PIETORE In pochi giorni l’amministrazione comunale di Rocca Pietore ha messo assieme volontari, cittadini e autorità per il giorno del ricordo sotto il tendone di Boscoverde. Il vescovo Renato Marangoni ha celebrato la messa, i capi del vigili del fuoco, protezione civile con i rappresentanti della Regione, Provincia e amministrazioni locali si sono ritrovati per ricordare, soprattutto per guardare avanti perché la montagna deve vivere e non spopolarsi, perché Vaia non ha mietuto vittime come poteva succedere. Ma per vivere la montagna ha bisogno di aiuti non solo economici ma anche di idee Innovative e pensiero costruttivo, i vincoli che vengono calati dall’alto sono continue pedate nel sedere per andarsene vie, ora se ne sono accorti tutti non solo gli addetti ai lavori. Gli agordini hanno creduto alle autorità che hanno invitato a rimanere in casa nei giorni di Vaia, provano a credere alle promesse di ricostruzione sempre più concrete ma vorrebbero anche credere che loro sono i padroni e cultori della montagna non gli incravattati da scrivania che scrivono favole nel rispetto di un ambiente che hanno studiato sul sussidiario ma della vita in montagna non ne sanno proprio nulla, che ci vengano a vivere producendo reddito ed auto sostenendosi senza aiuti di Stato e vincoli peggiorativi. Che la montagna la lascino gestire a chi lo sa fare, a chi ci è nato tra alberi schiantati e ancora in piedi.(mm)
Non c’era nulla da festeggiare ieri, ma è stata una giornata del ricordo e dei tanti grazie oltre ai “quanto siamo stati bravi” che si ripete da tempo. Bravi lo sono stati per davvero, soprattutto coloro che nel fango ci sono finiti fino alle ginocchia e non hanno esitato a perdere giorni e notti al servizio di se stessi e degli altri.
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LA DIRETTA DA ROCCA PIETORE
Nell’introduzione il vescovo Renato Marangoni e le interviste ai sindaci presenti
Pubblicato da Mirko Mezzacasa su Martedì 29 ottobre 2019