RADIO PIU’ Riceviamo e pubblichiamo una lettera di una nostra ascoltatrice che parla del rientro sul posto di lavoro.
LA LETTERA
È sabato mattina e mi aspetta un week end di riposo dopo una settimana di lavoro come tanti di voi. Il silenzio è interrotto solo dal passaggio di qualche macchina giù in strada .È una bella giornata di sole che passerò in casa . La cosa non mi crea grandi disagi. Questa settimana sono uscita per recarmi al lavoro dopo un mese di “reclusione” ed ero molto in ansia.Il solo salire in macchina con mascherina, gel ,autocertificazione mi innervosiva. Nel tragitto casa-lavoro e’ stato un susseguirsi di pensieri assurdi, chissà quante persone infette incontrerò. Mi contagerò? Non devo toccare niente. Arrivo nel parcheggio dell’azienda presso cui lavoro e incontro una mia cara amica dopo tanto tempo.Sotto la mascherina si intravede un sorriso e la stessa preoccupazione che ho io. Ne parliamo a debita distanza e ci avviamo all’ingresso. Bisogna seguire un percorso obbligato per entrare ed attuare un protocollo di sicurezza, disinfettare le mani, indossare una mascherina e farsi misurare la temperatura.E poi si accede al proprio reparto. Rivedo i miei colleghi dopo tanto tempo e non mi fanno paura. Anzi qualcuno lo vorrei riabbracciare, ma non si può. È difficile non potersi scambiare una caramella o bere un caffè seduti vicini. La giornata di lavoro comincia regolarmente e prosegue lentamente. E’ difficile concentrarsi. La mascherina tiene caldo. La vorrei togliere. Per qualche ora è stato il mio unico pensiero. Se dovessi usarla per tutta l’estate? Chissà come fanno i medici, gli infermieri. Piano piano la sensazione di fastidio diminuisce.Si comincia a interagire tra colleghi e si scambiano quattro chiacchiere. Per la prima volta dopo un mese mi sembra di essere tornata alla “normalità “. E mi sento bene. Chi l’avrebbe detto! La settimana è trascorsa serena nel rispetto delle nuove regole di sicurezza. Il virus mi fa ancora paura ? La risposta è sì. Ma per tornare alla routine quotidiana bisogna fare qualche sacrificio, e i miei sono poca cosa rispetto a quelli di medici ,infermieri, forze dell’ordine …buon week end
Simonetta De Nardin