BELLUNO Mercoledi a Belluno nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo sarà presentata alla stampa la nuova pubblicazione dell’Istituto ladino Cesa de Jan “Ballando Bella Bimba.,Dalle Dolomiti alla Germania: una storia di guerra, amore, emigrazione e riscatto” Interverranno: Denni Dorigo: direttore dell’Istitut Ladin “Cesa de Jan”, Colle Santa Lucia Luciana Palla: curatrice della collana “Ladins da Souramont”, edita dall’Istitut Ladin “Cesa de Jan” Sara Agostini: l’autrice
La storia narrata in questo libro da Sara Agostini, originaria di Colle Santa Lucia, coprendo un periodo di tempo che va dalla metà dell’Ottocento agli anni Ottanta del Novecento, racconta la vita nel piccolo comune ladino di Colle Santa Lucia, la Grande Guerra, l’opzione per il Reich del 1939, il secondo conflitto mondiale e il miracolo economico nella Germania postbellica, attraverso le avventure e i destini intrecciati di due famiglie, i Frena e i Kinne, e di un uomo una donna, Rodolfo ed Eleonora. Rodolfo Frena, zio di Sara Agostini, nel secondo dopoguerra abbandona il paese natale di Colle Santa Lucia ed emigra in Germania a cercar fortuna. Sceso alla stazione di Monaco nel 1954, poco dopo incontra casualmente Eleonora, profuga proveniente dalla Slesia dalla quale la sua famiglia, insieme a tutto il gruppo di lingua tedesca, era stata cacciata con la fine dell’occupazione nazista della Polonia e il ritorno del paese in mano ai polacchi e contemporaneamente sotto l’occupazione russa. Tragedia terribile quella della famiglia Kinne, e di tante altre, epurazione etnica ancora poco nota al grande pubblico. Sara Agostini ricostruisce storicamente, ma con la leggerezza di un racconto, le tormentate esperienze di vita di Rodolfo ed Eleonora, entrambe persone “di confine” seppure provenienti uno dalle Dolomiti e l’altra dalle pianure della Slesia. Li unisce il desiderio di riscatto delle loro vite passate, la ricerca del successo nella Germania del miracolo economico, e naturalmente una storia d’amore tra due persone sradicate che si comprendono vicendevolmente.
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