ALPAGO La misura è colma, adesso siamo alla mattanza. in meno di 2 mesi si annovera ai lupi infatti la predazione di 50 pecore, 2 muli, 2 cani e si è ormai perso il conto degli animali selvatici; l’ultimo inquietante episodio risale a pochi giorni fa, registrando la mattanza di 18 daini custoditi in un recinto. L’amministrazione comunale di Chies d’Alpago è seriamente preoccupata per il futuro del proprio territorio, che da qualche tempo fa i conti con la presenza di lupi “problematici”.
Già un mese e mezzo fa era stato segnalato il problema e l’esigenza di comprenderne numericamente la portata, sperando in un intervento delle autorità competenti. Nel mentre si auspica che le autorità regionali competenti si attiviassero presso il Ministero dell’Ambiente per avviare gli opportuni – e previsti – piani di gestione, controllo, e contenimento dove necessario del lupo. Se non verranno attuate delle misure concrete in tempi celeri, andremo incontro all’abbandono delle attività da parte degli allevatori con un conseguente degrado pericoloso del territorio. “Se da un lato – scrive l’amministrazione comunale – il lupo può essere un valido equilibratore della fauna selvatica, in particolare in quei parchi dove è praticamente assente la presenza dell’uomo, allo stesso tempo è fondamentale che venga preservato il paesaggio e la grande qualità ambientale del nostro Comune montano, che è perfetta e indistricabile fusione del lavoro della Natura e di secoli di lavoro dei montanari, senza il quale non si potrebbe avere questa straordinaria biodiversità che in molti ci invidiano”. L’Amministrazione comunale di Chies d’Alpago sta cercando di predisporre dei regolamenti edilizi per installare recinti elettrificati per la protezione dai grandi carnivori, e si augura che a livello regionale venga pubblicato velocemente il bando della misura specifica per la protezione degli allevamenti, al quale potranno partecipare anche gli imprenditori agricoli, figure fondamentali nella preservazione del nostro habitat.