I NAS acronimo di Nucleo Antisofisticazione e sanità dei Carabinieri hanno visitato le strutture sanitarie per anziani anche del Bellunese, non solo nel Veneziano e Trevigiano. In Veneto cosa hanno rilevato? Una mancata autorizzazione all’esercizio, una carenza requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi, due inadeguatezze igienico-strutturali, un estintore scaduto. Verificato soprattutto il rispetto dei contratti di appalto delle società esterne. I Nas di Treviso coordinati dal tenente colonnello Giuseppe Mercatali, hanno visitato anche tre strutture Rsa nella zona del Bellunese, nei dintorni del capoluogo: la questione appalti non ha prodotto irregolarità, ma in due strutture i carabinieri hanno trovato qualche inadeguatezza igienico strutturale. Non sono state elevate sanzioni.
NUCLEI ANTISOFISTICAZIONE E SANITA’ (N.A.S.) DEI CARABINIERI
Tra i suoi compiti d’istituto l’Arma ha sempre avuto anche quello di vegliare sulla salute pubblica attraverso la vigilanza sulla genuinità delle sostanze alimentari. Le norme relative ricevettero dettagliata menzione nell’allegato C al Regolamento Generale dei Carabinieri edito nel 1892 ed in quello del 1912. A seguito della legge n. 283 del 30 aprile 1962, relativa alla disciplina igienica della produzione e commercio delle sostanze alimentari e delle bevande, il Comando Generale dell’Arma, d’intesa con i Ministeri della Sanità e della Difesa, dispose la creazione, nelle principali città, dei primi sei N.A.S. Carabinieri, sigla che allora si identificava con i “Nuclei Anti Sofisticazioni” e che oggi, per l’ampliamento dei campi d’intervento, vuol dire “Nuclei Antisofisticazioni e Sanità”.
A livello nazionale i controlli disposti con il ministero della salute hanno avuto ben altri riscontri. I Nas hanno segnalato 205 persone, tra responsabili di cooperative, titolari di strutture sanitarie ed operatori sanitari, di cui 83 all’autorità giudiziaria e 122 a quella amministrativa. Deferiti 8 titolari di cooperative per l’ipotesi di reato di frode ed inadempimento nelle pubbliche forniture. Ci sono anche aziende che hanno impiegato semplice personale ausiliario, privo del prescritto titolo abilitativo, anziché figure professionali socio-sanitarie (o.s.s.), e personale medico non specializzato per l’incarico da ricoprire.