ALLEGHE Christian Carlin cittadino di Alleghe nei giorni scorsi ha inviato una lettera per mettere in evidenza alcune problematiche del territorio, tra queste anche la frana che a metà settimana ha interessato la palestra delle scuole medie di Caprile di fatto anticipando gli eventi. Vi proponiamo le sue riflessioni.
A 8 mesi dalla tempesta Vaia, in piena stagione turistica, l’illuminazione pubblica della regionale 203 e dell’adiacente passeggiata tra Alleghe e Masarè risulta ancora spenta a causa degli schianti sull’impianto. Chi volesse concedersi una passeggiata serale lungo il lago o fosse costretto a percorrerla per necessità di deve munire di torcia.
Sul pendio alle spalle della palestra di Caprile la situazione prima della recente frana era quella del 29 ottobre con un abete trascinato dalla frana in mezzo al terriccio, brutto biglietto da visita per il paese. Un altro smottamento è alle spalle del centro storico, è stato bonificato anche con l’intervento dell’elicottero (con spesa notevole) ma con le piogge di maggio si è rimesso in moto. Sono state valutate le cause del movimento franoso? E’ stato progettato ed eseguito correttamente l’intervento?
Le barriere paramassi di Via Marmolada giacciono ancora a terra abbatture dagli alberi che rimangono l’unica difesa per le abitazioni.
Sono stati portati avanti costosi progetti per mitigare il rischio valanghivo, che agli occhi degli amministratori ed esperti appare il più rilevante ma non si è preso in considerazione il rischio idrogeologico che a differenza di quello valanghivo per ovvie ragioni limitato temporaneamente a brevi periodi di rari inverni particolarmente nevosi, incombe sulle teste degli abitanti per 365 giorni l’anno.
Siamo fiduciosi che la nuova amministrazione del sindaco Danilo De Toni, dopo un ovvio periodo di rodaggio, affronti di metto questi ed altri numerosi problemi che affliggono Alleghe.
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