BELLUNO Si è riunito stamane, in Prefettura, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto, Adriana Cogode.
All’incontro hanno partecipato il Presidente della Provincia, il Sindaco di Belluno, i vertici delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco ed il Direttore Generale della ULSS n. 1 Dolomiti.
Nel corso dell’incontro sono state in primo luogo esaminate le misure contenute nel DPCM 11 marzo 2020 che ha disposto la sospensione delle attività commerciali al dettaglio e di quelle inerenti ai servizi alla persona, fatta eccezione per quelle puntualmente indicate negli allegati 1 e 2 del DPCM citato, il cui testo è disponibile sul sito istituzionale di questa Prefettura www.prefettura.it/belluno.
In particolare:
1) Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 1, sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
2) Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Restano, altresì, aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali, lacustri e negli ospedali garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
3) Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diverse da quelle individuate nell’allegato 2.
Restano invece invariate le limitazioni agli spostamenti, introdotte con il DPCM dell’8 marzo.
Pertanto, gli spostamenti dovranno essere legati esclusivamente a comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero motivi di salute. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. In ogni caso, è assolutamente vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Tenuto conto dell’assoluta necessità di assicurare la puntuale osservanza delle previsioni contenute nei citati DPCM 8, 9 e 11 marzo, sono stati disposti accurati, rigorosi, servizi di vigilanza e controllo da parte delle Forze di Polizia, chiedendo al contempo ai Sindaci il concorso delle Polizie Locali per garantire la maggiore efficacia possibile del dispositivo.
Al riguardo, nella giornata di ieri le Forze dell’Ordine hanno controllato 49 persone e 42 esercizi commerciali, senza accertare violazioni.
Il Prefetto ha infine inviato una circolare alle associazioni di categoria, alle rappresentanze sindacali e agli ordini e collegi professionali affinché, grazie al loro consolidato senso di responsabilità e collaborazione, possa essere svolta, nei riguardi di tutti gli associati, una capillare opera di informazione volta ad assicurare la piena attuazione di tutte le cautele per garantire il contenimento della diffusione del contagio da Coronavirus.