AGORDO Il Prefetto Mariano Savastano stamane è salito ad Agordo, nel Palazzo dell’Unione Montana ha incontrato il Presidente Michele Costa, i sindaci della vallata, i vigili del fuoco, le forze di Polizia (Carabinieri e Polizia Locale) e i responsabili del Com (centro operativo misto) che si rivelò la vera fortuna in occasione dell’uragano Vaia, ma non meno importante in occasione di altre calamità naturali, dalle alluvioni alle abbondanti nevicate. “Sono ad Agordo per prendere visione del Com – ha detto il Prefetto prima di incontrare gli amministratori in sala Don Tamis – per fare una sorta di “tagliando” alla macchina del Com che già abbiamo visto all’opera nei giorni di Vaia, io ero in Piemonte, ma ho seguito il dramma della montagna bellunese con molta attenzione” Vaia ma non solo Vaia ha sottolineato il Prefetto guardando anche ai molti altri interventi quando il Com è chiamato in causa (mm)
AUDIO il Prefetto Savastano
I C.O.M. (Centro Operativo Misto) sono nati originariamente come centri operativi di emergenza ( vale a dire strutture a supporto e coordinamento operativo istituite e organizzate esclusivamente in piena fase gestionale dell’emergenza a seguito di eventi catastrofici), si è passati ad un’interpretazione più ampia del termine che coinvolge anche strutture e ripartizioni organizzative di una o più amministrazioni locali nelle attività di costruzione del sistema locale di protezione civile nonché di pianificazione dell’emergenza da effettuare nel tempo ordinario. L’ubicazione del C.O.M. deve essere baricentrica rispetto ai Comuni afferenti e localizzata in strutture antisismiche, realizzate secondo le normative vigenti, non vulnerabili a qualsiasi tipo di rischio. Le strutture adibite a sede C.O.M. devono avere una superficie complessiva minima di500 m2con una suddivisione interna che preveda almeno: -una sala per le riunioni; -una sala per le Funzioni di Supporto; -una sala per il Volontariato; -una sala per le Telecomunicazioni. Tali strutture devono essere dotate di un piazzale attiguo che abbia dimensioni sufficienti ad accogliere mezzi pesanti e quanto altro occorra in stato di emergenza. È opportuno prevedere una sede alternativa qualora, nel corso dell’emergenza, l’edificio individuato risultasse non idoneo.