VENEZIA : diretta con la sala stampa della Protezione Civile a Marghera per il punto sull’emergenza Covid-19
DOMANI IL V-DAY. IL GIORNO D’INIZIO DELLA CAMPAGNA VACCINALE “unica soluzione per prevenire la malattia”
Il vaccino previene la malattia ma è infettante quindi evita il contagio. Domani arrivano 875 dosi vaccino (alle 8) inizieremo a vaccinare alle 12. Auspichiamo che poi arrivino in maniera copiosa. Il vaccino arriva a Padova e poi viene smistato. GARANTITO AL LIMONE che ci sarà presto un passaporto sanitario con la conferma dell’avvenuta vaccinazione Ogni vaccinazione verrà registrata con relativo certificato vaccinale. L’adesione è volontaria, si inizia dal personale sanitario in base alla stratificazione del rischio. Per quanto riguarda gli operatori abbiamo una stima, intenzione alla vaccinazione di oltre il 90 per cento. Strutture residenziali l’attenzione è molta alta non abbiamo avuto sensazione di opposizione tutti ne potranno quindi usufruire.NEL CORSO DELLA MALATTIA NON E’ PREVISTA LA VACCINAZIONE semmai una volta guarito poiché non ci sono contro indicazioni. Scriveremo a casa a tutti i cittadini e ognuno deciderà cosa fare. Sedi e modalità per la campagna di vaccinazione sono state individuate dalle Ulss, tutto è pronto e pianificato, la persona che riceve la prima dose prenota subito la seconda.
I NUMERI 3.219624 RICOVERATI 3275 TERAPIA INTESIVA 389 (+5) DIMESSI OLTRE 10.000. POSITIVI 237.315, nelle ultime 24 ore +2523 nuovi, ATTUALMENTE POSITIVI 88842 , 3275 i ricoverati (389 in terapia intensiva, 2886 in area non critica), DECSSI 5986
IL BOLLETTINO, TUTTI I DATI
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Hanno trovato il virus inglese in Veneto, Tre oazienti 2 di Treviso (con meno di 40 anni) e uno di Vicenza, non si conoscono quindi non sono l’uno contagio dell’altro. Finiamola di parlare di prima e seconda fase, c’era un virus e adesso ce n’è un altro con la sue varianti e mutazioni.
Nella serata della viglia mi è arrivata l ‘informazione “abbiamo trovato il virus inglese”. C’era chi lavorava a mezzanotte e aveva ragione Rigoli il virus estivo non c’entra nulla con quello attuale, non è una mutazione dell’estate. E’ un virus nuovo, mutato dall’autunno scorso. Il virus è nemico ignoto e sconosciuto, stiamo facendo tutto quello che serve così come serve l’aiuto dei cittadini.
DOTTORESSA ANTONIA RICCI direttore Istituto zooprofilattico delle Venezie,
Abbiamo 5 campioni da pazienti che avevano collegamenti con il Regno Unito, quindi sospetti di essere portatori della mutazione inglese: due a Treviso e uno a Vicenza. Ad oggi abbiamo pochissime informazioni, tre casi non sono sufficienti e non sono recenti. Dobbiamo approfondire e analizzare un alto numero di campioni, in casi particolari come quello di Asolo, dove il contagio è stato rapido e importante, ma per adesso sono solo supposizioni.
Sono la portavoce di un gruppo di lavoro che in questi giorni ha lavorato per la ricerca del virus inglese in Veneto. Il nostro lavoro è seguire il virus nel corso delle pandemie. I primi risultati dello studio: ci sono 37 virus isolati in Veneto a Novembre, in questi abbiamo 8 diverse varianti del Sars Covid 2, non la variante inglese in quel mese, ma alcune mutazioni che abbiamo riscontrato sono presenti solo sul nostro territorio. OLTRE AD ASOLO DOVE C’E’ LA DIFFUSIONE PIU’ VELOCE? Ho vitato Asolo per i possibili collegamenti con l’Inghilterra. Diverse le zone in Veneto con particolare incidenza come in Comelico o Valdagno Arzignano con alta incidenza, e ci sono state delle misure restrittive ad hoc Il virus è diffuso in tutta la Regione e grazie al monitoraggio abbiamo potuto seguire i vari casi molto da vicino I virus di Verona sembra appartenere tutti a una variante con elevata contagiosità. Rispetto a questa estate i virus hanno una mutazione che lo rendono più contagioso, quello della variante inglese, è caratterizzate da alta contagiosità. SIAMO DIFRONTE AD UN VIRUS AD ALTA CONTAGIOSITA’.
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI? La variante inglese è ad elevata contagiosità, non che sia più aggressiva o non risponda al vaccino. Unica differenza il contatto corre e si diffonde più facilmente. Se le varianti prendono il sopravvento il virus diventa più contagioso e le misure di protezione dovranno essere sempre più importanti ed essenziali. Poi il vaccino farà il suo lavoro e noi continueremo a monitorare le varianti per capire cosa succede sul territorio.
CONTAGIOSITA’… COSA VUOL DIRE? Perche’ l”infezione avvenga il virus deve entrare in contatto con l’ospite che non significa infettarsi. Il contatto diventa infezione quando la carica virale è alta ma dipende anche dallo stato di salute dell’ospite. E’ un virus che più facilmente entra nelle cellule. La possibilità di infettarsi è più alta non assoluta.
DOTTOR ROBERTO RIGOLI DIRETTORE UNITA’ MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA DI TREVISO
Tutti i pazienti identificati con la variante inglese hanno fatto l’antigenico risultato positivo. Quindi il test rapido funziona anche per la variante inglese perche’ cercano la proteina N e non la spike. Quello che abbiamo fatto servirà moltissimo a livello italiano e internazionale, i dati sono stati messi in trasparenza, disponibili per tutti, dobbiamo continuare così. Il Veneto è stato uno dei meni colpiti della prima ondata, diversamente dalla seconda ondata.
DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO
Ho preparato una nota per il Ministero. abbiamo individuato due donne e un uomo positivi alla variante, provenienti dal Regno Unito, abbiamo un caso secondario che sequenzieremo per sapere se si tratti dello stesso virus o contatto familiare. I pazienti, giovani under 40, sono a casa con un po’ di febbre. Questi tre soggetti sono rientrati dalla Gran Bretagna, non stavano tanto bene (febbre e affaticamento) hanno fato un test rapido e uno molecolare risultando postiivi. I tamponi sequenziati ed è stata individuata la variante, sono stati messi subito in isolamento, per questo riguarda di contatti stressi sono stati fatti i tamponi negativi tranne un caso di contatto stretto che presenta solo febbre. Sono tutti in quarantena e seguiamo il decorso, tra 10 giorni se asintomatici verranno liberati. QUANTE VARIANTI IN VENETO? Sui 37 campioni questi sono i più recenti. Abbiamo trovato 8 tipi diversi, due sembrano tipici del Veneto.
LUCIANO FLOR DIRETTORE GENERALE SANITA’ VENETO
Si tratta di un virus diverso, ecco perché oggi abbiamo pochi casi nelle terapie intensive, e questa risposta l’abbiamo grazie agli studi che abbiamo fatto. Sappiamo che questa ondata è particolarmente epidemica dobbiamo difenderci con rigore.
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