VENEZIA Tra poco in diretta dalla sala stampa della Protezione Civile a Marghera il presidente del Veneto Luca Zaia sull’emergenza Covid-19.
I NUMERI tamponi molecolari 3 356 648 tamponi rapidi 1 937 061 positivi nelle 24 ore 1682, la percentuale del 12,69 % la media italiana al 17%, positivi da inizio epidemia 266.946 oggi 94.956 positivi. RICOVERATI 3459 in terapia intensiva 400 (+4) in area non critica 3059 (+27) DECESSI 6813 (+50) DIMESSI 11060
ALLE 12 DI OGGI 16.748 VACCINI PARI AL 43% DEL MAGAZZINO
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LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
SCUOLE SUPERIORI CHIUSE FINO AL 1 FEBBRAIO viste le previsioni epidemiologiche aprire non è prudente. Abbiamo persone in quarantena che si danno alla macchia, consegnano numeri di telefono sbagliati, positivi che non si trovano in casa al controllo telefonico. Così si mette a repentaglio la vita degli altri. Ne veniamo fuori, ma la velocità d’uscita è pari all’impegno della collettivitità.
Ieri ho passato tutta la giornata in video conferenza e nella notte con i Governatori e il Governo con i Ministri Boccia e Speranza. C’è preoccupazione perché abbiamo contezza che l’Italia ha due settimane di ritardo sulle curva europea, in proiezione c’è il rischio di trasferisca in Italia. Nonostante le restrizioni (pesanti quelle in Germania dal 10 dicembre al 7 gennaio solo l’ultima) nei paesi europei crescono i positivi. Non possiamo sottovalutare questa situazione. In Veneto la situazione è atipica, siamo a 15 giorni di restrizioni. Le curve non crescono ma nemmeno calano è una sorta di altopiano. Il virus inglese ce l’abbiamo, riscontrato in più sequenze. Abbiamo la certezza di averlo e che la mutazione inglese non da sintomatologie ma molto più contagiosa. Come Governatori abbiamo ricordato che l’Istituto di Sanità e il Comitato Tecnico Scientifico hanno tutti i dati. Saranno rivisti i parametri, sostengo che se la scelta è scientifica non c’è nulla da dire, ma lo si faccia con scienza e coscienza senza poi chiedere agli altri di fare anche altro. Nessuna variante sul tema quindi. No alle solite discussioni a cui abbiamo assistito per settimane. Negli ospedali veneti la situazione è importante con tutte le declinazioni del caso sempre con un grande grazie a chi nella sanità sta facendo un lavoro ciclopico. LA DECISIONE Firmo l’ordinanza per la chiusura delle scuole superiori fino al 1 febbraio stante la situazione epidemiologica. Ringrazio per il confronto la dottoressa Palumbo, i miei assessori e ho avvisato il Prefetto. Molti dei miei colleghi faranno un provvedimento simile. Non abbiamo problemi sui trasporti. Lo facciamo oggi per dare tempo alle famiglie di organizzarsi. E’ una decisione prudente, anche perché non sappiamo in quale fascia colorata sarà il Veneto il 7 gennaio, nemmeno quali saranno i nuovi parametri per le valutazioni.
DOTTOR LUCIANO FLOR direttore Sanità Veneto
Provvedimento sulla scuola coinvolge 117 000 studenti e 18 000 docenti e tecnico amministrativi. OSPEDALE Da quasi un mese siamo in una situazione di stabilità per i ricoveri in area non critica, tanti pazienti guariti e altrettanti nuovi ammalati, e negli ultimi 15 giorni, nonostante le chiusure il dato non si è modificato. Avremo anche nuovi ricoveri in rianimazione poiché non cala il numero dei pazienti in area non critica. Oggi sono 330 i pazienti in terapia sub intensiva, 170 sono malati appena usciti dalla rianimazione.
Oggi contattiamo i positivi tutti i giorni o a giorni alterni, abbiamo una percentuale di persone che non risponde al telefono, in altri casi i numeri forniti risultano inesistenti. Centinaia di casi, non rispondere alla chiamata ripetutamente o aver dato il numero sbagliato temo comporterà la segnalazione di queste persone
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