BELLUNO Infrastrutture, situazione dell’economia locale post-Covid, e Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunese. Sono i temi principali, affrontati venerdì scorso nell’incontro tra il presidente della Provincia di Belluno e il ministro dei Rapporti con il Parlamento. Una visita istituzionale a Palazzo Piloni che il ministro si è reso disponibile a rendere periodica, per aggiornare in maniera strutturale i grandi temi strategici che riguardano il territorio bellunese. «È importante per noi sapere di avere un appoggio nell’Esecutivo per quel che riguarda le scelte strategiche del nostro territorio – commenta il presidente della Provincia -. Soprattutto adesso, alla vigilia dei grandi appuntamenti che si profilano all’orizzonte, Mondiali 2021 e Olimpiadi 2026 in testa». Proprio i due eventi mondiali sono stati al centro dell’incontro, affrontati sia dal punto di vista sportivo sia dal punto di vista infrastrutturale. «È innegabile che il nostro territorio debba fare delle scelte, anche alla luce delle code e dei disagi registrati negli ultimi mesi, soprattutto lungo la Alemagna – afferma il presidente della Provincia -. Ecco perché abbiamo parlato delle opere che vengono avanti con il Piano Anas, e anche di quelle che riguardano le Olimpiadi 2026. Inoltre abbiamo affrontato il tema della connettività, per cui ci interfacceremo con il ministro dello Sviluppo economico. Ci faremo preparare una relazione dettagliata sulla dotazione di banda larga presente in provincia e spingeremo al massimo per arrivare a una copertura totale in tutto il territorio bellunese, specialmente quello montano. Lo smart working è stato accelerato dal lockdown, ma di sicuro potrà essere una modalità di lavoro che tornerà utile anche dopo il Covid, e in questo la montagna, con paesaggi incontaminati e aria buona, potrà recitare un ruolo da protagonista, a patto che sia connessa con il resto del mondo. La nostra provincia ha il dovere di cogliere queste nuove opportunità». Sul tavolo dell’incontro è stata analizzata anche la legge olimpica, con tutti i risvolti che comporta per il territorio bellunese. «Ringrazio il ministro e l’impegno che ha profuso, anche insieme al deputato Roger De Menech, per la legge olimpica – continua il presidente della Provincia -. Il ringraziamento si allarga alla Fondazione Cortina 2021, alla Fisi e alla Regione Veneto per la garanzia di copertura economica in caso di cancellazione dei Mondiali di sci di 2021 in caso di recrudescenza della pandemia. Ovviamente, tutti ci auguriamo che questa garanzia non sia necessaria e che l’evento iridato, il primo grande evento sportivo dopo il Covid, possa essere celebrato in tutta la sua grandezza, diventando così un simbolo della ripartenza, non solo per il nostro territorio». Il presidente della Provincia e il ministro hanno parlato anche dell’industria bellunese e dei contraccolpi legati al Covid, soprattutto per l’occhialeria che ha una fortissima vocazione all’export e che è stata pesantemente penalizzata dalle chiusure di diversi Paesi. Dal tavolo è emersa la volontà reciproca di monitorare la situazione e il ministro ha dato la sua disponibilità a condividere percorsi di gestione di eventuali crisi. Infine, la chiacchierata è stata allargata al presidente del Parco Dolomiti Bellunesi, per parlare delle attività degli ultimi mesi e dei progetti futuri. «Personalmente ho esternato al ministro le preoccupazioni relative all’ente fiera – conclude il presidente della Provincia -. Il settore è in crisi a causa del lockdown. A Longarone però siamo pronti per ripartire con Arredamont e con il Festival delle foreste l’11-12-13 settembre».