ROMA Il presidente nazionale UNCEM Marco Bussone entra in merito a due tematiche. Il problema di mancanza di medici e il nuovo decreto legge che obbliga la vaccinazione agli over 50.
ORDINANZE DEL “VIETATO AMMALARSI”, BUSSONE (UNCEM): PROBLEMA DELLA MANCANZA DI MEDICI E DI PEDIATRI È DA TEMPO SULLE SCRIVANIE DEL GOVERNO. NON BASTANO CASE DELLA SALUTE E OSPEDALI DI COMUNITA
“Le ordinanze del ‘vietato ammalarsi’ dei Sindaci della Val Trebbia non sono altro che una nuova puntata nell’emergenza dei servizi nei territori alpini e appenninici. La mancanza di medici e pediatri di base sui territori è da anni sui tavoli del Ministro Speranza e di tutto il Governo – dice Marco Bussone – L’intervento sarà sempre tardivo. Se Speranza ci riceve, gli spieghiamo come non stia funzionando la medicina territoriale nelle zone montane. L’assenza di questi servizi è la prima causa di abbandono e spopolamento. Chi se ne va, lo fa per mancanza di opportunità e di sicurezza. Senza medici è evidente che si preferisce andare altrove. Ma la soluzione non sono le case della salute e gli ospedali di comunità per i quali si stanno investendo, un po’ in fretta e a caso, centinaia di milioni del PNRR. Queste due opportunità non sono negative ma risolvono niente. Anzi, rischiano di delocalizzare i servizi portandoli ‘più in basso’, solito problema delle valli. Spostare in basso vuol dire annullare, togliere, abbandonare. E le Istituzioni non sempre lo capiscono che la concentrazione non è sinonimo di migliore servizio. I medici non ci sono e dovranno tornare a esserci. Si aumentino le specializzazioni universitarie. Ma, per dare risposte a quei sindaci, anche sulle guardie mediche, servono scelte politiche adeguate e incentivi economici per chi tiene aperto uno studio nel paese da cento o duecento abitanti a mille o milleduecento metri. Perché queste comunità non sono costituzionalmente meno importante di altre numericamente più grande, come ripete continuamente il Presidente Mattarella. Se le Istituzioni – conclude il presidente UNCEM – le Regioni in particolare, non si attivano subito, la spirale della ‘discesa’ continuerà a determinare insicurezza e spoliazione dei servizi. Che i Sindaci giustamente denunciano, arrabbiati e preoccupati“.
OBBLIGO VACCINALE PER CHI HA PIU’ DI 50 ANNI, BUSSONE (UNCEM): CHI CONTROLLA? ASPETTIAMO NOTA DEL QUIRINALE AI PREFETTI. ANCHE SU SCUOLABUS SERVONO INDICAZIONI
“L’obbligo vaccinale per gli ultra 50enni rischia di essere di difficile applicazione, almeno per quelle persone che non lavorano e non vogliono fare ‘vita sociale’. Chi le controllerà e dove? I Sindaci sono confusi. E aspettano la nota del Viminale ai Prefetti, per capire ad esempio chi controllerà che gli ultra 50enni siano vaccinati. Stesso problema di controllo per gli scuolabus, per i quali Uncem torna a chiedere al Ministero dell’Interno indicazioni chiare per evitare che il cerino in mano l’abbiano proprio i Sindaci e le Amministazioni comunali in migliaia di piccoli Comuni erogatori dei servizi di mobilità per studenti. Uncem resta preoccupata per i numeri alti di non vaccinati in moltissimi piccoli e micro Comuni italiani. Sarebbe stato importante intervenire per tutelare maggiormente i vaccinati. Facendo in modo, in un disegno di legge, che chi ha il diritto e il dovere di chiedere il green pass rafforzato per entrare nel suo bar o ristorante, abbia, con tutti i collaboratori, l’obbligo di possederlo. Così come il lavoratore di un negozio, un artigiano, un autonomo, che entrano in contatto coi clienti o vanno nelle case per dei lavori. E così via in molti settori della vita quotidiana. Aspettiamo anche su questo fronte un segnale e i chiarimenti del Viminale“. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, Unione dei Comuni montani.