BELLUNO Gli agenti della Provincia di Belluno sono intervenuti questa mattina all’Istituto Zooprofilattico, per vedere l’animale e raccogliere la testimonianza del proprietario.
Il fatto è accaduto nella mattinata di domenica, attorno alle 9. Due cacciatori sono usciti per una battuta di caccia alla lepre con segugio, nella zona alta di Trichiana. Secondo il racconto del proprietario del segugio, il cane è partito al seguito di una lepre. Poco dopo, l’uomo ha avvertito un frastuono di ringhi e guaiti, e si è diretto vero il punto da cui provenivano. Nel tragitto, ha visto passare due lupi che si allontanavano senza mostrare aggressività nei confronti dell’uomo, prima di individuare il cane (una femmina), gravemente ferito.
L’animale è stato portato subito dal veterinario, a Feltre, ma è morto prima di essere sottoposto alle cure. Da questa mattina si trova all’Istituto Zooprofilattico, per le analisi del caso che serviranno a confermare l’accaduto. Il cane, a prima vista, non presenta lacerazioni, ma solamente segni di morso. Secondo le prime analisi della Polizia Provinciale, non si tratterebbe di un’interazione preda-predatore, ma di un’interazione paragonabile ad una intraspecifica. Vale a dire che i lupi, in presenza molto probabilmente di una cucciolata, hanno avvertito nel segugio una possibile minaccia estranea al branco e hanno agito per difesa. Anche il secondo cacciatore nella sua ricostruzione dei fatti conferma di essere arrivato sul posto qualche secondo dopo e di aver incrociato i lupi. Questi, però, non appena lo hanno visto, hanno deviato direzione, senza manifestare nessun tipo di aggressività. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, in relazione a eventuali rischi per l’incolumità pubblica, sottolinea che Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e la letteratura scientifica non riportano casi documentati di aggressione di persone, perlomeno dal periodo successivo alla seconda guerra mondiale.