VENEZIA Oggi durante la conferenza stampa di Luca Zaia l’intervento del Professor Paolo Navalesi, direttore dell’Istituto di Anestesia e Rianimazione in Azienda ospedaliera a Padova, il primo a dire che non si trattava solo di polmonite ma che il Covid causava anche trombosi.
La terapia intensiva è la sconfitta del sistema, significa che qualche cosa non ha funzionato prima. Abbiamo avuto un rapporto del 20%, oggi abbiamo 2 positivi su 20 ricoverati in terapia intensiva devo dar ragione a Zangrillo, in questo senso, il problema non esiste più. Ho più pazienti con infezioni batteriche di quanti non ne abbia con il problema del Covid. Il problema è sotto controllo e dobbiamo continuare a tenerlo tale. Quello che ho visto spero di non rivederlo più. Non è stata una polmonite. Ricordo bene quei giorni, avevo avuto confronti con i colleghi di Wuhan e Boston il 16 febbraio ero a Berlino, il 19 ero a Riad, e devo dirvi che nulla di quello che è successo me lo sarei aspettato. Questo virus è stato imprevedibile.
Mi sentivo tutti i giorni con i colleghi di Milano una settimana davanti a noi, abbiamo fatto tesoro della loro esperienza. Abbiamo fatto tutti i calcoli per programmare sulla scorta di quello che succedeva in Lombardia. Mi è stato richiesto di produrre le linee guida tradotte in una scaletta da seguire. Ci sono stati errori condivisi con il mondo sanitario nazionale e internazionale. Il 2 marzo abbiamo visto che per la prima volta avevamo problemi di letti, avevamo problemi a ricoverare pazienti ed è stato fatto un ragionamento importante e condiviso, in Lombardia hanno riempito le terapie intensive gestendo poi i pazienti in sub intensive con procedure meno invasive, per colpa del mio protocollo stavo ricevendo malati che potevano essere gestiti in una situazione intermedia e qui si siamo inventati un’intercapedine tra terapia intensiva e sub intensiva, da li’ cambiano le indicazioni regionali e si introduce la fase intermedia. Qui abbiamo avuto la svolta. Cosi’ il Veneto ha risposto al problema della terapia intensiva. Come clinico non ho mai avuto il problema di non ricoverare il paziente per la mancanza di letti.
L’INTERVENTO DEL PROFESSOR NAVALESI