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BELLUNO Il ripristino di due importanti aree umide del territorio provinciale può entrare nel vivo. Nelle scorse settimane infatti è arrivata l’ufficialità del finanziamento da parte di Cariverona del progetto “Restor BL”, con cui la Provincia ha partecipato al bando “Capitale Naturale 2024”, insieme ai Comuni di Gosaldo, Voltago e Ponte nelle Alpi. Il progetto vale all’incirca 370mila euro e prevede un cofinanziamento di 75mila euro da parte degli enti locali e della Provincia. “Restor BL” prevede alcune azioni dal forte taglio applicativo, da realizzare nell’arco temporale di 3 anni, per il ripristino di due importanti complessi di zone umide e ambienti forestali che necessitano di interventi urgenti: si tratta di Lac Torond (area di torbiera tra Gosaldo e Voltago) e le risorgive di Soccher (Ponte nelle Alpi), facenti parte della Rete Ecologica provinciale. L’obiettivo è quello di contribuire alla tutela e al ripristino della biodiversità, con particolare attenzione alle specie protette o minacciate e agli habitat di interesse comunitario. Va considerato infatti che le zone umide sono ecosistemi caratterizzati dalla presenza regolare o permanente di acqua, e in cui la vegetazione è composta prevalentemente da specie adattate all’allagamento. Tuttavia, le zone umide, estremamente fragili, sono considerate a forte rischio in tutto il mondo: più del 50% è andato perduto negli ultimi due secoli. La Provincia parteciperà in tutte le azioni del progetto, e gestirà insieme al Tesaf (Dipartimento territorio e sistemi agro forestali dell’Università di Padova) la preparazione di linee guida per la valutazione dell’impatto sulle zone umide di progetti in sede di valutazione di impatto e di incidenza ambientale, anche con iniziative di formazione per i tecnici comunali e i progettisti. Inoltre, metterà a disposizione anche il suo personale dei servizi Via ed Ecologia, a supporto dei Comuni.
IL PROGETTO
Capofila di “Restor BL” è il Comune di Gosaldo, dove insiste l’area più estesa del progetto (che riguarda in parte anche Voltago). Si tratta delle torbiere di Lac Torond e Bosco del Poi (tra Gosaldo e Voltago), che a seguito della tempesta Vaia e delle operazioni di recupero degli schianti sono state intaccate e danneggiate. Un’importante indagine idrogeologica dovrà precedere l’individuazione delle soluzioni progettuali, che potranno comprendere piccoli scavi per mantenere il sistema idraulico di torbiera, il ripristino dei solchi e la protezione del suolo, la definizione di una strategia di gestione dell’ambiente forestale, la piantumazione di nuovi alberi. L’altra linea di progetto riguarda Ponte nelle Alpi e più precisamente le risorgive di Soccher, un mosaico di ambienti umidi nell’area a ridosso del Piave ricchi di diversità faunistica e floristica (in particolare con la presenza di siti riproduttivi degli anfibi). Il sito è stato compromesso dalla costruzione di un canale per la sicurezza idraulica che collega il Cellina con il Piave, tanto da essere andato in secca. Tra le possibili soluzioni c’è la realizzazione di nuove pozze e il ripristino delle funzionalità idrauliche dell’area.
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