VENEZIA Il Presidente del Veneto Luca Zaia in diretta da Marghera, sede della Protezione Civile, per fare il punto sull’emergenza Covid-19.
I NUMERI
TAMPONI MOLECOLARI 3929969 TAMPONI RAPIDI 2971442 TOTALE TAMPONI 33mila POSITIVI ULTIME 24 ORE +1042 INCIDENZA POSITIVI-TAMPONI 3,13% (Italia oltre il 4%) POSITIVI DA INIZIO EPIDEMIA 323888 POSITIVI ATTUALI 21986 RICOVERI 1425 (2000 letti in meno rispetto al 31 dicembre 2020) IN AREA NON CRITICA 1290 (830 positivi) IN TERAPIA INTENSIVA 135 (+1, 98 i positivi) DECESSI 9651 +30 DIMESSI 15521
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
VACCINI Non ci sono novità al momento. Dobbiamo essere prudenti e seguire la prassi. SITUAZIONE Abbiamo preceduto tutti sulle mutazione, era ottobre quando ci eravamo preoccupati delle varianti del virus. La variante inglese l’abbiamo scoperta il 24 dicembre e ora parlano tutti di questa variante. Sono stati sequenziati 519 mila tamponi e la dottoressa Ricci illustrerà la situazione.
LE DOMANDE
LE INDICAZIONI DI DRAGHI SUL PIANO VACCINALE C’è ragionevolezza del premier Draghi, penso abbia affrontato i temi principali nel discorso. Pensiamo ad Israele che ha vaccinato tutti e gli ospedali sono vuoti. In Veneto sono stati vaccinati 108 mila cittadini con le due dosi. 250 mila con la prima dose. Ci servono i vaccini per continuare a vaccinare. Potremo arrivare a un milione di vaccinati al mese se ci fossero a disposizione. Ricordiamo che è la più grande campagna vaccinale della storia. LE ALTRE DOSI 100 mila alla settimana sono poche dosi. Pfizer dovrebbe incrementare la produzione ma non sappiamo quando arriveranno. Stiamo valutando se ci siano le condizioni per acquistare il vaccino ma dobbiamo accertare che tutto sia in regola e che ci vendano una partita di vaccino realmente buona. Tramite il lotto di produzione verrà confermato se il vaccino sia reale o no. Continuano ad Sto arrivando!ivare offerte di vaccini anche alle altre regioni. Il dottor Flo stamane ha avuto una offerta anche per AstraZeneca. DOMANI LE NUOVE COLORAZIONI Al momento non sappiamo nulla di creare zone cuscinetto all’interno della regione. Abbiamo l’RT a 0,78 e non è preoccupante ma da attenzionare. Abbiamo un’incidenza negli ospedale bassa.
DOTTORESSA ANTONIA RICCI, DIRETTORE GENERALE ISTITUTO ZOOPROFILATTICO.
Ci sono 4 varianti preoccupanti in Veneto da monitorare perché hanno caratteristiche che potrebbero renderle più contagiose o pericolose o in grado di sfuggire agli anticorpi. Le tre varianti inglese, brasiliana e sudafricana sono state valutate come pericolose e verificate.
Sono state settimane difficili, abbiamo incrementato l’attività per l’aumento di casi legati alle nuove varianti. Ad oggi in totale (progetto deliberato a ottobre 2020) sono stati sequenziati 519 campioni, identificando 17 diversi gruppi genetici. In Veneto contiamo quattro varianti con caratteristiche che potrebbero renderle più contagiose o pericolose o in grado di sfuggire agli anticorpi. Questo è da verificare incrociando i dati virologici a quelli epidemiologici. 296 campioni sequenziati per avere una fotografia generale nazionale sulla presenza della variante inglese, la presenza della variante inglese in Veneto è del 17,7%, in linea con la media nazionale, 22 campioni da 2 istituti scolastici, in una scuola del Veneziano 8 campioni erano positivi alla variante inglese. Negli altri cluster non sono state identificate varianti.
MONDIALI DI SCI A CORTINA 2021: su 20 mila test 6 positività ritrovate, in 4 riscontrata la variante inglese. Persone residenti in Italia, non arrivavano dall’estero.
Inoltre: su 14 campioni di viaggiatori in rientro dall’estero, solo 2 appartengono alla variante inglese. Alla luce di questi dati la circolazione della variante inglese è chiara sul nostro territorio. Questa variante è capace di far aumentare l’Rt da 0,4 allo 0,7 in più. Smentito che la variante sia maggiormente capace di contagiare i bambini. La variante brasiliana invece è tenuta d’occhio perché è capace di sfuggire all’azione degli anticorpi, anche chi ha avuto il virus o è stato vaccinato. Non sembra contagiosa come la variante inglese, non significa che il vaccino non funzioni, ma potrebbe essere necessario un ulteriore intervento.
DOTTORESSA FRANCESCA RUSSO CAPO DIPARTIMENTO PREVENZIONE
Dobbiamo ampliare l’indagine non solo ai contatti stretti familiari o lavorativi, ma anche a quelli a basso rischi. Isoliamo i soggetti per fare in modo che la variante non si diffonda. I contatti devono essere circostanziati negli ultimi 14 giorni e non più nelle ultime 24 ore e per tutti tampone molecolare. In Veneto: 17,7% di variante inglese per questo l’attenzione rimane alta.
LE PRECISAZIONE DELLA ULSS1 SUI CASI RISCONTRATI A CORTINA
BELLUNO L’evento Mondiali di Sci di Cortina ha visto la presenza, fin dal 1° febbraio scorso, di 6.365 persone ad oggi provenienti da oltre 70 nazioni e afferenti sia ai gruppi sportivi, agli staff di supporto e alle forze dell’ordine sia al sistema di ospitalità, ristorazione e servizi vari. Questo imponente numero di soggetti viene sottoposto a controlli regolari con tampone antigenico presso i 4 covid point dedicati. Ad oggi sono stati effettuati circa 20 mila tamponi, con punte di 1.400 tamponi al giorno. Qualsiasi positività al tampone antigenico viene immediatamente sottoposta a verifica con tampone molecolare. Ad oggi sono risultati positivi con conferma al tampone molecolare 17 persone (tutte asintomatiche) immediatamente isolate ed allontanate dal circuito Mondiali, a configurare una percentuale di soggetti positivi su soggetti testati pari allo 0,27% e di tamponi positivi su tamponi eseguiti pari allo 0,085% Tutti i contatti di queste 17 persone sono stati quarantenati e controllati secondo un rigoroso protocollo sanitario. Sei dei 17 campioni positivi sono stati inviati all’Istituto zooprofilattico di Padova per il sequenziamento, a finalità epidemiologica. Quattro di questi 6 hanno messo in evidenza la variante inglese. Si tratta di campioni prelevati a persone con cittadinanza italiana due provenienti da fuori Veneto, due dal Veneto. L’evidenza, pur su piccoli numeri di una percentuale significativa di positività alla variante inglese, attesta che tale tipologia virale è presente sul territorio nazionale ed emerge, se cercata con indagini a tappeto, , confermando la necessità di mantenere attiva la diagnostica precoce, la sorveglianza attiva sui casi emergenti e i comportamenti protettivi da parte dei cittadini.
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