di GIORGIO FONTANIVE
AGORDO Oddone Zasso “Topo”, novantun anni. Una vita bella, la tua, completa, ricca, attraverso la storia dell’Agordino, dell’emigrazione, del lavoro, della socialità, dell’abnegazione, della solidarietà, in situazioni non prive di spigoli e pericolose, ove, in qualche caso tutto era possibile, fino alla morte. Eppure la sorte è stata benigna con te: nei rischi corsi e nei rapporti sociali, con le persone care, talvolta interrotti troppo presto con rassegnazione e disagio ma dove poi il contatto umano prevaleva per andare avanti con convinzione e pragmatismo o forse per semplice accettazione. Giovane operaio arruolato forzatamente nell’organizzazione tedesca Todt in Folega, degente all’ospedale di Belluno sotto bombardamenti alleati, qualche estate in malga, avviato alla professione di tipografo a Torino e poi emigrante in Australia; al ritorno infine, figura di rilievo della vita cittadina e sulle nostre montagne che già ti avevano visto protagonista nella costruzione del Rifugio Carestiato e in quella “misteriosa” salita alla II Torre del Camp in Moiazza con Giovanni Bongiana nel 1953. Quante domeniche trascorse lassù, poi anche come portatore, guida alpina e soprattutto come capostazione del Soccorso Alpino di Agordo per oltre un ventennio: la più forte squadra dell’intero arco delle Alpi in virtù di una compagine impareggiabile che attirò anche la riconoscenza internazionale in tempi di Guerra Fredda con l’operazione di recupero della salma del russo Kherghiani e del salvataggio del compagno Oniscenko. Decine di interventi in quegli anni in cui l’attrazione della montagna e il benessere stava cambiando le nostre esistenze; poi il ritiro dall’attività senza far mancare la tua presenza nella vita cittadina e sempre solidale in attività di volontariato, come nell’Avis con un numero di donazioni che ti hanno meritato il diploma ed interrotte solo per l’età. Quel sangue forte come il tuo carattere, che ti ha portato all’ultima avventura della vita tra le pareti di casa in questo gennaio 2021, dove, ancora una volta, hai dato dimostrazione della tua tempra.
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