di Renato Bona
Secondo l’annuncio della sezione “Benito Saviane” del Cai Alpago (presidente Luca Dal Paos, vice presidente Gabriela De Bortoli, segretaria Gloria Vettori, tesoriere Graziano Boccanegra, consiglieri: Flavio Dassiè, Giorgia De Bona e Loredana Stiletto), domenica 13 giugno sarà ufficialmente inaugurato il “Sentiero della Sensibilità”. Di cosa si tratta? Lo aveva spiegato in maniera esaustiva Loredana Stiletto in un servizio del 20 giugno dello scorso anno per il quotidiano Il Corriere delle Alpi, specificando, anche con parole del presidente della Sezione Cai, Dal Paos, che è un percorso di 24 chilometri adatto a quanti per età, condizione fisica, disabilità non possono affrontare significativi dislivelli montani. Partendo da Sant’Anna di Tambre, il tracciato si sviluppa in quota tra i 1000 ed i 1300 metri su una strada che è asfaltata solo in piccole porzioni e praticamente chiusa al traffico, dunque senza rischi di sorta. “Ideale per consentire ai disabili in carrozzina, agli ipovedenti, agli anziani, alle famiglie con bambini anche piccoli e a tutti coloro che vogliono trascorrere qualche ora camminando senza eccessivo impegno fisico e cogliendo quelle informazioni preziose di arricchimento culturale disponibili lungo i 24 chilometri, grazie ad un sistema informatico innovativo”. Intervistato dalla Stiletto, il presidente della Sezione del Club alpino italiano ricordato che il Cai Alpago è partner del Progetto Interreg Italia-Austria A-A Gate (Granting Accessible Tourism for Everyone) finanziato nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera, ha spiegato che “si tratta di un sistema che utilizzando le nuove tecnologie si propone di potenziare il turismo inclusivo in territori patrimonio dell’umanità, alpini e prealpini”. Insomma: Gate sta per possibilità offerta a chiunque di vivere un’esperienza interessante e arricchente, indipendentemente da ostacoli ambientali, fisici, linguistici. In proposito, la “Benito Saviane” ha usufruito di un corposo finanziamento: 70 mila euro da spendere totalmente per l’allestimento e la pubblicità dell’iniziativa. Che contemplava l’installazione di tre tabelloni di informazioni generali alle estremità del tracciato e a Malga Cate con indicazioni in inglese, tedesco e “lis” (linguaggio sensoriale) e “sistemare lungo il percorso le dodici colonnine sulle quali un cloud consentirà di ascoltare attraverso un’App scaricabile tutte le informazioni in italiano, tedesco e inglese”. Ancora: per i disabili in carrozzina previsti i primi sei chilometri dal Rifugio Carota alla frazione dfi San Martino e da Malga Cate a Pianon. Si tratta di un’offerta, quella del “Sentiero della sensibilità” dell’Alpago, che grazie anche all’interessamento della presidentessa Gabriela De Bortoli (ha passato il testimone al presidente Luca Dal Paos) due anni fa disse sì alla proposta del Cai regionale veneto di essere partner del progetto europeo) è in grado di garantire tanto verde, il Lago di Santa Croce, la foresta del Cansiglio, numerose testimonianze storiche,e scusate se è poco… Concetto ribadito nel sito “gateproject.dolomitiunesco” dove si può leggere che la meravigliosa conca dell’Alpago racchiude tra le sue montagne un ambiente selvaggio e incontaminato, ricco di tradizioni, borghi storici risorse naturali e paesaggistiche. Nel contesto del progetto Interreg Italia-Austria Gate, la Sezione Cai Alpago propone il ‘Sentiero della sensibilità’ percorso pensato e sviluppato per l’inclusione di ipovedenti e, per determinati tratti, per chi presenta problemi di deambulazione. Lungo i 24 km che si snodano alla base dei principali gruppi montuosi della conca si alternano tratti di salita e discesa che non superano mai i 300 m di dislivello, rendendolo di fatto un sentiero escursionistico adatto a tutti. Inoltre il facile accesso dai paesi a valle, offre la possibilità di percorrerlo tutto in giornata o di suddividerlo a piacimento in diverse tappe. L’ospitalità in strutture ricettive alberghiere o extralberghiere non manca. L’esperienza escursionista potrà essere inoltre implementata grazie all’applicazione sentiero della sensibilità che, una volta scaricata, nella vicinanza di località d’interesse, si attiverà automaticamente condividendo tracce audio descrittive, foto e video che amplieranno l’esperienza dell’escursionista fornendo una lettura curiosa degli aspetti culturali, naturali e paesaggistici di questa Terra.
NELLE FOTO (sito Cai Alpago e gateproject.dolomitiunesco): Malga Cate lungo il tragitto del “Sentiero della sensibilità”; il presidente della sezione “Benito Saviane” del Cai Alpago, Luca Dal Paos; il logo del benemerito sodalizio; fasi di predisposizione della segnaletica lungo il sentiero; il rifugio Carota; panorami.