Il sito anpi.it/storia dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia scrive che “La guerra civile spagnola è considerata la ‘prova generale della seconda guerra mondiale” avendo visto la contrapposizione tra gli schieramenti che qualche anno dopo si sarebbero affrontati nel conflitto globale, ovvero le forze fasciste, sostenute economicamente e militarmente dall’Italia mussoliniana e dal Terzo Reich, e le forse repubblicane appoggiate innanzitutto dall’Unione Sovietica”. Poi dopo un ricordo di quell’epoca, a partire dalla crisi economica globale del 1929, ricorda che “… alle elezioni del 1931 lo schieramento repubblicano vince in molte città, e ciò provoca il crollo della monarchia e l’avvento della Seconda Repubblica spagnola, che si trova a dover gestire la difficile eredità economica e sociale del regime precedente. La crisi incide inevitabilmente sulla popolarità delle sinistre e così, già alle elezioni del ’33 la Repubblica subisce una sterzata a destra , ricordata come ‘biennio nero’ (1934-35). A questa segue un nuovo cambio di rotta alle elezioni del febbraio ’36. Infatti vince il Frente Popular (che unisce repubblicani e socialisti, comunisti e parte degli anarchici), e ciò finisce con il preoccupare la destra filofascista che inizia a pensare a un atto di forza…”.
Il 17 luglio 1936 l’esercito si ammutina e da allora Germania e Italia forniscono a Francisco Franco “Generalissimo di tutte le forze armate e capo del governo e dello stato spagnolo”. L’Italia fascista in particolare invia 70 mila uomini. La Repubblica spagnola, sostenuta dalle Brigate Internazionali con volontari che accorrono da tutta Europa resiste per quasi due anni ma dopo una grande offensiva, Franco entra trionfalmente a Madrid il 28 marzo 1939. La sua dittatura finirà soltanto nel 1975 con la morte del “caudillo”. Non si può non ricordare che nel 1938 i nazionalisti spagnoli che ormai avevano il controllo di oltre la metà del paese si avvicinarono a Madrid e Barcellona e che in quell’anno, proprio sulla città catalana, tra il 16 ed il 18 marzo aerei italiani del corpo di spedizione che appoggiava Franco effettuarono 17 missioni sganciando sulle 50 tonnellate di bombe, nessuna delle quali puntava su obiettivi militari! La guerra civile di Spagna si concluse il 1. aprile 1939 con la vittoria dei nazionalisti.
In questo contesto si inserisce la figura di un bellunese: Ermenegildo Dal Pan, sergente maggiore dell’aeronautica, pilota con l’Aviazione legionaria, il quale, nel secondo anno di guerra, mentre infuriava la battaglia di Guadalajara, in cui i soldati delle opposte fazioni si scontrarono crudelmente – vinta dalle Brigate Internazionali – fu ferito in modo grave tanto che, rientrato col velivolo moriva poche ore dopo il combattimento, nell’ospedale di Palma di Maiorca, dove è sepolto.
“Gildo” – alla cui memoria, oltre ad una lapide nella centrale via Psaro di Belluno (dove era nato il 28 giugno 1914 e dove aveva frequentato la scuola tecnica ottenendo nel 1934 il diploma di perito elettrotecnico), erano state intitolata una scuola e dedicata una via poi tutte revocate – era volontario dell’Aeronautica quale allievo sergente. Nell’agosto 1935 – come si può leggere nel Quaderno storico di Emanuele d’Andrea (tipografia Tiziano di Pieve di Cadore) “Le medaglie d’oro bellunesi al valor militare” – passò alla scuola centrale pilotaggio di Grottaglie e venne nominato primo aviere pilota; fu trasferito poi nel novembre dello stesso anno, al 14. Stormo C.T. in Gorizia per l’avvenuta promozione a sergente,e passò al 53. Stormo C.T. a Mirafiori nel maggio1936. Inviato in missione speciale oltremare nel gennaio 1937, entrò a far parte dell’Aviazione legionaria.
Questa la motivazione della medaglia d’oro al valor militare: “Volontario in una missione di guerra per un supremo ideale affrontava le più ardue prove dimostrando sempre esemplari virtù di esperto e prode combattente. Animato da incondizionata entusiastica dedizione per la causa cui aveva votato la giovane balda esistenza, nell’eroico tentativo di portare a termine una rischiosa azione cui era stato preposto (contro una nave sovietica che portava rifornimenti alle forze repubblicane; quel giorno avendo completato il turno come pilota salì in qualità di mitragliere su un bombardiere Savoia-Marchetti Pipistrello con equipaggio composto oltre a Dal Pan dal sottotenente pilota Palazzi, dal secondo pilota sergente maggiore Bonamici, dal motorista Fichera, dal marconista Cesarini e dall’armiere Gorini – ndr.) incontrava morte gloriosa. Cielo di Spagna 19 marzo 1937”.
NELLE FOTO (Wikipedia e Keystone/Getty/Images): due immagini di Ermenegildo Dal Pan; volontari antifascisti; soldati nazionalisti scortano prigionieri delle forze internazionali.