IL SOLE 24 ORE BOCCIA BELLUNO, GIU’ AL 51°POSTO
PADRIN: «PAGHIAMO CARO LO SPOPOLAMENTO»
DALLA RASSEGNA STAMPA DELLE 8
BELLUNO «Ancora una volta paghiamo lo spopolamento e la marginalità. Anche se va detto che i parametri utilizzati per stilare la graduatoria non tengono conto di tutto quello che il nostro territorio rappresenta in termini di qualità della vita». È questo il commento del presidente della Provincia Roberto Padrin, nella lettura del report annuale del Sole 24 Ore.
Il quotidiano economico ha stilato la classifica della qualità della vita 2019. E ha piazzato la provincia di Belluno al 51° posto. «Quest’anno sono cambiate alcune modalità di calcolo che con ogni evidenza ci penalizzano – sottolinea il presidente Padrin -. In ogni caso ci sono alcuni temi che ci vedono ancora in alto. Nella macroarea della sicurezza, siamo in quarta posizione e questo significa che passano gli anni, ma nel Bellunese, grazie a un collaudato sistema di coordinamento delle forze dell’ordine con la Prefettura, che ringrazio, si può vivere tranquilli, senza i problemi legati alla delinquenza che ci sono in altre aree del Paese. Anche nella macroarea della ricchezza e dei consumi viene riconosciuta la qualità della nostra provincia, in cui, crisi industriali a parte, il tessuto imprenditoriale è sano e forte». «Siamo fortemente penalizzati invece sui parametri della demografia e della dotazione infrastrutturale. Ma qui a incidere sono i numeri – afferma Roberto Padrin -. Come si vede dalla classifica, paghiamo un tasso di natalità estremamente basso e un indice di vecchiaia e di dipendenza degli anziani particolarmente elevato. Lo sapevamo già, visto anche il report sullo spopolamento che abbiamo consegnato al ministro Boccia non più tardi di una settimana fa. Decisamente bassi anche alcuni parametri relativi alle infrastrutture: mi riferisco alla penetrazione della banda larga. Si tratta purtroppo di una legge di mercato che ci vede svantaggiati: se non abbiamo i numeri di popolazione tali da giustificare investimenti, le infrastrutture tardano ad arrivare. È proprio per questo che dobbiamo puntare forte sulla lotta allo spopolamento: non tanto per le classifiche, che lasciano il tempo che trovano, quanto piuttosto per dare un futuro a questo territorio, dove si continua a stare bene, con un’elevata qualità della vita».
PER DE CARLO E OSNATO TUTTA COLPA DELLO SPOPOLAMENTO E DELL’ASSENZA DI POLITICHE INDUSTRIALI
DALLA RASSEGNA STAMPA DELLE OTTO
BELLUNO “Non si può ridurre tutto al semplice problema dello spopolamento: sarebbe riduttivo e superficiale. Questa classifica testimonia i danni della politica accentratrice nazionale e della totale assenza di politiche industriali per il nostro Paese”: il deputato di Fratelli d’Italia e Sindaco di Calalzo di Cadore, Luca De Carlo, commenta così, con il collega di partito Marco Osnato, la classifica sulla qualità della vita . “Nessuno nega che lo spopolamento sia la piaga del nostro territorio, ma è altrettanto evidente il danno causato dallo svuotamento degli enti locali”, spiegano i due deputati. “I comuni ormai sono limitati alle banali funzioni amministrative, con bilanci risicatissimi, mentre le province, e in particolare quella di Belluno con tutte le sue particolarità, sono state completamente svuotate di risorse e soprattutto di personale; questo ha avuto un effetto devastante su tutte le aree marginali, e non è infatti un caso che tutte le realtà centrali anche venete occupino buone posizioni in classifica, mentre la periferia soffra, ad eccezione delle realtà autonome”.
“Siamo abituati a giudicare la pianta dai frutti che dà: senza un cambio di rotta deciso, siamo destinati a scivolare ancora in classifiche come queste e, cosa ancor più grave, corriamo il rischio di vederci impossibilitati a organizzare eventi di portata internazionale come le Olimpiadi del 2026 per mancanza di capitale umano e di infrastrutture, fattore questo già evidenziato oggi dalla graduatoria. Uno scenario drammatico che nel breve periodo rischia di interessare la provincia di Belluno, ma che senza reazioni adeguate si allargherà anche alla vicina Treviso”, concludono Osnato e De Carlo.
IL SINDACO DI BELLUNO, JACOPO MASSARO
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