AUDIO
E’ stato il vento
sulla mia schiena,
è stata la danza dei sassi
sotto le mie suole,
sono state le strade buie
nascoste dall’asfalto.
E’ stata la mia chitarra
con i suoi accordi scontati,
e il sole che ha seminato
rughe intorno ai miei occhi.
Sono stati quei fiori
che sostenevano d’essere viole
e ridevano
e macchiavano i campi,
le colline e le mani
a farmi star qui
a frantumare parole
mentre fuori rombavano motori
e occhi mai visti
fuggivano lontano.
Il vento era acre,
le viole miraggi,
la chitarra scordata.
Oggi lo so e oggi
il tempo è svanito
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