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BELLUNO Il Ten. Col. Elisabetta Tropea è il nuovo comandante del Reparto Carabinieri Biodiversità di Belluno, subentrato al Gen. in ris. Gianfranco Munari. Il nuovo Comandante aveva già prestato servizio presso l’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Belluno del Corpo Forestale dello Stato dal 2012 al 2014, come ufficiale addetto, per poi essere destinata al Comando Regionale del CFS a Padova come coordinatrice dei controlli agroalimentari e dei Nuclei CITES del Triveneto. Dal 2018 e fino allo scorso mese di febbraio è stata comandate del NIPAAF (Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale) e del Nucleo CC CITES di Venezia conducendo importanti operazioni di contrasto ai reati ambientali e a danno degli animali e della biodiversità, anche a carattere transnazionale. “Tutto il mio impegno sarà diretto alla conservazione e valorizzazione, sotto ogni forma, delle Riserve Naturali, del centro di selezione equestre e del Centro territoriale di accoglienza dedicato agli animali confiscati dall’Arma, tutti gestiti dal Reparto Carabinieri Biodiversità di Belluno, anche attraverso lo svolgimento di progetti di ricerca scientifica e l’attività di divulgazione ambientale ed educazione alla Legalita”. Sono dieci le Riserve naturali dello Stato affidate al Reparto Carabinieri Biodiversità di Belluno; nel loro insieme coprono una estensione territoriale di circa 16.000 ettari. Otto di queste hanno nomi fortemente evocativi – Monti del Sole, Piani Eterni, Monte Pavione, Piazza del Diavolo, Schiara Occidentale, Valle Imperina, Valle Scura, Vette Feltrine – e si trovano all’interno del territorio del Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi mentre due, rispettivamente di sedici e di novanta ettari, sono ubicate al di fuori del perimetro dello stesso: si tratta della riserva naturale Monte Faverghera situata a quota 1.600 metri s.l.m. con all’interno il Giardino botanico delle Alpi Orientali che ospita più di 800 specie floristiche e la riserva naturale Vincheto di Celarda, alle porte di Feltre, che si caratterizza per i suoi prati magri, i suoi laghetti e i corsi d’acqua originati dal fiume Piave che la lambisce. La loro gestione impegna tutte le professionalità del Reparto con di attività di studio, ricerca e monitoraggio nonché interventi di miglioria. Particolarmente importante è la gestione del CSE (Centro di Selezione Equestre) dove nascono, vengono cresciuti e domati i cavalli di razza maremmana impiegati, poi, nei servizi dell’Arma e la gestione del CTAAC Centro territoriale di accoglienza dedicato agli animali (rapaci e ungulati) confiscati dall’Arma. Molto preziosa è anche l’attività di educazione ambientale svolta dal Reparto in favore dei cittadini, delle scuole, dei gruppi e delle associazioni nonché l’attività richiesta dagli Istituti superiori e dalle Università nei programmi di formazione degli studenti con stage dedicati perlopiù allo studio e alla ricerca su tematiche di natura entomologica o floristica. Apprezzatissima dal territorio è anche l’attività di ippoterapia che, con il supporto e l’affiancamento di medici e specialisti della materia, viene svolta in favore di persone con difficoltà fisiche e psichiche.
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