PER LA PRIMA VOLTA IN REGIONE CALANO I RICOVERI, DOPO 112 MILA TAMPONI SALGONO A 9748 I POSITIVI, ANCHE IERI GIORNATA DRAMMATICA PER I DECESSI, 22 IN VENETO E 9 NELLA VICINA FRIULI VENEZIA GIULIA. A CORTINA C’E’ CHI MALEDICE L’8 MARZO,
di Mirko Mezzacasa
Quella di ieri è stata la peggior giornata per la nostra provincia, quattro i decessi che portano il totale a 20 e che si sommano purtroppo ai pazienti deceduti nelle case di riposo di Puos d’Alpago (3), Alano di Piave (2), Fonzaso (1) e Santa Croce del lago (1). Ci hanno lasciato l’ex amministratore ed ex postino di Agordo Renzo Taio (88 anni), Valeria de Martin Pinter 81 anni di Santo Stefano di Cadore morta a Belluno e precedentemente ospite della casa di riposo del paese, Lorenzo Melinato 65enne padovano che viveva a Tambre d’Alpago. A Feltre è morta Cristina Sala di 82 anni ricoverata in ospedale domenica scorsa in seguito ad un infarto scoperta positiva al coronavirus. Nessun sorpresa nell’uovo di Pasqua, prevedibile, prevista e anticipata la scelta del Governo Conte. Nell’impossibilità di allentare i divieti Roma ha deciso “Tutti in casa fino a Pasquetta”. Dopo la fase 1 in corso dal 13 aprile ci sarà una fase 2 di allentamento graduale e convivenza con il virus. Per Conte l’Italia ha imboccato la giusta strada ma abbassare la guardia sarebbe un errore, anche le aziende rimangono chiuse. Sulla stessa linea il governatore del Veneto, oggi si conoscerà la nuova ordinanza restrittiva che potrebbe prevedere anche alcune novità. Nella nostra regione ieri abbiamo assistito ad un calo dei ricoveri tanto in aree non critiche che in terapia intensiva mentre il numero dei dimessi è salito a 961. Il coronavirus fa meno paura in Italia lo confermano le tante guarigioni e il rallentamento dell’incremento dei decessi. Nel Veneto però ieri sono aumentati i casi di positività e ci sono stati ancora molti morti anche se la curva diminuisce la velocità. “La situazione è complicata – ha detto Luca Zaia in conferenza stampa – non basta qualche dato positivo, si pensi al caso Hong Kong che fa quarantena seria, libera i cittadini e si ritrova a dover fare retromarcia. Noi non possiamo pensare di ripartire da zero, si quindi alle regole per la ripartenza». I dati si muovono in maniera giusta ma l’invito è quello di non abbassare la guardia, la situazione pare sotto controllo pur con focolai evidenti nelle case di riposo. Sono lontani i giorni in cui entravano 20 persone al giorno in terapia intensiva. Gli ospedali della Regione sono comunque pronti al peggio con 825 terapie intensive. Negli ultimi giorni a Cortina si sono registrati 7 nuovi casi, che portano a 60 il numero di positivi al Covid-19 ed è stato attuato un rigido protocollo diversamente dal lassismo dell’ultimo fine settimana sciistico, tra l’altro c’era chi sotto alla Tofana contestava la decisione presa dal Dolomitisuperski nel chiudere tutto e subito e pensava di continuare comunque ad invitare la gente a sciare in montagna “tanto le scuole sono chiuse”. Sono invece oltre 2.500 le adesioni alla prima class action che l’associazione di tutela dei consumatori austriaci ha avviato contro la Regione turistica del Tirolo e lo stato dell’Austria. Il motivo della causa collettiva – la prima nota dallo scoppio della pandemia – è quella di far luce su come è stata gestita a livello sanitario l’emergenza ad Ischgl. La nota stazione sciistica nel cuore delle Alpi, famosa nel mondo per lo sci ma anche per la movida e il divertimento, in pochi giorni è diventata tristemente nota come il “focolaio d’Europa del coronavirus”. Quattro decessi in poche ore in due ospedali bellunesi, drammatica notizia che spegne quel flebile sorriso che era dettato ieri mattina dai dati in arrivo da azienda zero che non riportavano aumenti di degenti negli ospedali e nemmeno nelle terapie intensive nè ad Agordo, nè a Belluno e Feltre. Ieri sera invece è stato registrato un aumento dei nuovi casi (+14 pari a quasi il 6% ) che portano il totale a 433. Le persone residenti nella Ulss Dolomiti risultate positive al Coronavirus dal 21 febbraio sono 471. Quelle attualmente positive 433 (15 decessi e 23 bellunesi guariti). Ricoverati 84: 55 in area non critica e 10 in terapia intensiva nell’ospedale di Belluno; 7 (-1) nell’ospedale di Feltre e 12 nell’ospedale di Agordo. Le persone domiciliate nel territorio della Ulss Dolomiti poste in isolamento domiciliare sono 1.263 dopo che la Ulss1 ha effettuato 6774 tamponi dall’inizio della pandemia. Confindustria spinge per l’apertura delle attività produttive “Ad oggi non ci sono le condizioni per riempire strade e fabbriche – sentenzia Zaia dalla sede della Protezione Civile – ci sono 2000 persone in ospedale e 350 in terapia intensiva. Dobbiamo fare in modo che si cementifichi la diga rispetto al virus per evitare un altro caso Hong Kong. Pensiamo al test sierologico quando avrà passato la fase sperimentale, affinché si abbia la patente di immune”. Leonardo Del Vecchio ha donato 10 milioni di euro al nuovo ospedale di Milano, denaro suo personale devoluto tramite la fondazione Del Vecchio. In Veneto le donazioni hanno superato i 18 milioni di euro e Zaia ha anticipato che sta per incassare una donazione da 7 milioni, nei prossimi giorni dovrebbe rendere noto il nome del generoso donatore. Ad Agordo Alessandro Buzzatti titolare del gruppo Kanguro ha anticipato che Il gruppo donerà 400 pacchi spesa alle popolazioni bisognose dei Comuni dove insistono le attività Kanguro, 100 verranno consegnati ai sindaci di Agordo e Cencenighe, che poi valuteranno a chi distribuirli in accordo con i sindaci della vallata.. Il Tribunale di Belluno ha sospeso i processi fino a settembre e le udienze di convalida post arresti avvengono in teleconferenza. Le celebrazioni di Pasqua nella diocesi di terranno nelle chiese ma senza fedeli e anche senza chierichetti, i messaggi saranno affidati a televisioni e ai social. su Radio Piu’ i messaggi di parroci agordini ogni giorno alle 7.30 e 19.30 la domenica alle 9 e alle 18, con Monsignor Lise alle 7 e alle 10 CAPITOLO DE COCCIO 23 mila negozi controllati in due settimane 16 denunce, 11 attività sospese dalla Prefettura. La settimana in corso 432 persone controllate, 17 violazioni accertate solo lunedì e 619 persone identificate martedì, 10 violazioni. Lunedì sono state 1350 le attività commerciali controllate e tutte erano in regola. Martedì 1150, una denuncia. I dati cumulativi 30.524 persone controllate, 273 denunciate, 23.672 negozi controllati e 16 denunce.