di Renato Bona
In vista della Pasqua il vescovo della diocesi di Belluno-Feltre monsignor Renato Marangoni ha scritto una lettera alle comunità parrocchiali, ai presbiteri, ai diaconi e ai consigli pastorali. Comprende l’invito al ritiro di quaresima per presbiteri, diaconi e religiosi, che si svolgerà nella mattinata di mercoledì 6 aprile, a partire dalle 9,15, nel centro di spiritualità “Papa Luciani” a Col Cumano di Santa Giustina dove la meditazione sarà dettata dal vescovo di Treviso Michele Tomasi (il presule nato a Bolzano il 9 luglio 1965, laureato alla Bocconi di Milano, è entrato in seminario nel 1992 nella diocesi di Bolzano-Bressanone, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 28giugo 19989: Nel luglio 2019 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Treviso e il 14 settembre successivo riceve l’ordinazione episcopale nella cattedrale di Bressanone. Nell’ambito della Conferenza episcopale triveneta è delegato per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia, pace e salvaguardia del creato e per lo sport, il tempo libero e i pellegrinaggi. Il Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale italiana riunito a Roma dal 27 al 29 settembre dello scorso anno, lo ha nominato membro della Commissione episcopale per i problemi sociali e del lavoro, la giustizia e la pace). Monsignor Marangoni – secondo quanto si può leggere nel sito diocesano “chiesabellunofeltre” con l’annuncio della missiva – esordisce affermando: “Attraversiamo giorni di timori, di trepidazioni, di inquietudini, ma anche di frementi attese e di esili riprese. Si snoda così il nostro cammino quaresimale che si interseca con il cammino sinodale intrapreso in comunione con la Chiesa universale e le altre diocesi italiane”. E quindi scrive che “Il primo pensiero non può che andare alla guerra scoppiata in Ucraina. Il cammino quaresimale quest’anno è marchiato dall’avvenuta violazione del diritto internazionale nei rapporti tra Russia e Ucraina e dalla violenza che conseguentemente si è scatenata… Noi siamo oggi interpellati a volgere lo sguardo, il cuore e anche la nostra cura a questa drammatica situazione”. Proseguiva annunciando che oltre ad assicurare la propria collaborazione con le Istituzioni per l’accoglienza dei profughi, la diocesi si sarebbe unita alla preghiera indetta da papa Francesco nella solennità dell’Annunciazione, comprendendo l’atto di consacrazione a Maria della Russia e dell’Ucraina trasmesso in mondovisione ed invitando tutte le parrocchie a pregare per la pace. Altro pensiero esposto da mons. Marangoni è quello relativo al cammino sinodale che ha registrato la condivisione dell’ascolto in numerosi ‘gruppi sinodali’ attivati nelle parrocchie a livello diocesano. Non manca un riferimento alla pandemia da Covid con l’annuncio che, perdurando il pericolo di contagio il Vescovo concede la terza forma del Sacramento della Riconciliazione comprendente l’assoluzione sacramentale in forma generale e collettiva limitatamente al periodo che va da giovedì 7 aprile a giovedì santo 14 aprile, prima dell’inizio del triduo pasquale. Lo scritto comprende infine il duplice annuncio che mercoledì13 dalle 20,30, nella cattedrale-basilica di Belluno ci sarà la celebrazione della Riconciliazione, trasmessa in diretta dall’emittente locale Telebelluno, e che “La messa Crismale ritornerà quest’anno alla sua tradizionale collocazione, giovedì 14 aprile alle 9, in Cattedrale”.
NELLE FOTO (sito: corriere.it, chiesabellunofeltre, wikipedia): il vescovo di Belluno-Feltre monsignor Renato Marangoni; il presule a capo della diocesi di Treviso, monsignor Michele Tomasi che detterà la meditazione nel ritiro quaresimale per il clero a Col Cumano; la cattedrale-basilica bellunese; sala riunioni del centro di spiritualità Papa Luciani di Col Cumano; papa Francesco consacra alla Madonna la Russia e l’Ucraina; inizio dell’invasione; disastri provocati dalla guerra; profughi ucraini diretti in Moldavia.
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