di Renato Bona
Il vescovo monsignor Renato Marangoni interverrà domenica 18 alla cerimonia inaugurale (a partire dalle 11,20, nell’Oratorio dell’Annunziata, adiacente la Concattedrale di Feltre) della mostra “In hoc signo”, dedicata – come si può leggere nel servizio a firma di don Angelo Balcon, parroco ed arciprete della Concattedrale, nel sito “chiesabellunofeltre” – “alla Croce post-bizantina conservata ed esposta nel Museo diocesano di arte sacra” (nella via Paradiso, direttore mons. Giacomo Mazzorana, conservatrice Tiziana Conte). Ancora don Balcon: “La parrocchia ringrazia l’Amministrazione comunale per aver concesso il patrocinio della Città di Feltre all’iniziativa” e aggiunge: “Con l’intento di far conoscere la storia della Concattedrale come luogo di culto e di spiritualità, il suo patrimonio religioso e artistico, è nata l’idea di riprodurre per gli ambienti che l’hanno custodita e protetta per secoli, le principali scene che compongono la Croce post-bizantina. Le scene che verranno individuate tra le 52 nicchie e le 485 figure intagliate in bosso saranno riprodotte su tavola, secondo un itinerario legato al corso dell’Anno liturgico nei quattro tempi definiti ‘forti’: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua. Il ciclo culminerà con la rappresentazione del celebre pellicano che sovrasta la Croce e i santi Apostoli Pietro e Paolo in essa raffigurati”. Conclude specificando che “Si intende così offrire un percorso catechetico, spirituale e artistico che permetterà di accostare la Croce post-bizantina ancora per molti versi sconosciuta, al termine del 480. anno della sua realizzazione. Senza trascurare i ringraziamenti: alla dott. Tiziana Casagrande per la collaborazione nella ricerca del materiale bibliografico e a mons. Giacomo Mazzorana per la concessione degli studi fatti sulla Croce, a partire da quelli del prof. Sergio Claut, che presenzierà all’inaugurazione. Oltre, s’intende, a Gian Antonio Cecchin che già in passato si è dedicato allo studio di tutte le scene ispirate al Nuovo Testamento e ne conosce appassionatamente la struttura iconografica avendo realizzato con Flavio Marin lo studio fotografico effettuato nel 2006”. Nel sito diocesano Cecchin, è presente con note sulle motivazioni del progetto che nasce fin dal 1997. Sintetizziamo, sia pure con rammarico visto l’interesse dell’argomento: il progetto è articolato nei seguenti punti principali: Titolo: “In hoc signo, oro, incenso e terra”; frazionamento in tre diversi momenti del processo di realizzazione: Natale 2022 (con scene inerenti alla Natività); Pasqua 2023 (con scene inerenti alla Passione); Ascensione 2023 (con scene inerenti il periodo della Pentecoste); ancora: realizzazione di 33 incisioni ad acquaforte su carta Rosaspina di Fabriano aventi come tema le scene della vita di Cristo cesellate nella croce e divise in: 11 in oro; 11 incenso; 11 e terra; per un totale di 33 come gli anni della vita di Cristo. Le 33 incisioni che verranno completate con la terza mostra vengono confezionate in scatola di legno agglomerato sempre nel numero di 33, il coperchio della scatola riporta a sua volta l’immagine del quadrato matematico con la somma in ogni ordine di lettura delle 4 cifre del numero 33. Realizzazione dei pannelli: i tre elementi relativi alle tre tematiche temporali saranno realizzati in corso d’opera della apertura di ogni singola mostra; realizzazione del presepio: “Presepe bianco su fondo bianco”. Concludiamo, sempre con Cecchin: “Rimarranno fruibili al pubblico la copia fotografica a dimensioni originali del ritratto di Dante, opera di Domenico di Michelino, e i pannelli che illustrano la storia e il recupero del seicentesco Oratorio dell’Annunziata.
NELLE FOTO (siti chiesabellunofeltre, facebook e Luigi Baldin): la Croce post-bizantina; un particolare: il vescovo di Belluno-Feltre mons. Renato Marangoni;il parroco di Feltre don Angelo Balcon; il direttore del Museo diocesano di Arte sacra, don Giacomo Mazzorana; la sede del Museo; lo studioso Gian Angelo Cecchin.
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