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DIARIO DI BORDO, DAY 1 – UN RISVEGLIO TRAUMATICO
La sveglia suona alle 3:55 di mattina. Il risveglio è un frontale con un tir carico di agonia. A nulla serve il caffè, bevuto rigorosamente fissando il vuoto con l’aria comatosa di chi sta ancora dormendo in piedi. Alle 4:40 più di metà delle famiglie è già al parcheggio del Nof Filó ad aspettare la navetta con i ragazzi. Anche quest’anno, 25 ragazzi delle scuole medie e superiori d’Agordino in viaggio studio in Gran Bretagna per due settimane. L’emozione, un pizzico di commozione, ma soprattutto la sonnolenza generale sono palpabili. Le più piccole hanno solo 12 anni, mentre la più grande 17. Qualche papà saluta affettuoso: “Ciao piccola, divertiti mi raccomando!” Partenza alle 5:10 da Agordo, arrivo puntuale alle 11:45 a Londra Stansted. Sorvolando i maestosi sconfinati ghiacciai della Svizzera fino al canale della Manica. Dopo 2 check-in bagagli, ben 4 controlli passaporto (grazie Brexit), quasi due ore di volo e altre tre di autobus, arriviamo FINALMENTE stanchi ma felici a Salisbury!! Le famiglie ospitanti ci accolgono sorridenti. Io e Carla siamo ospiti di due sorelle in pensione, Alison e Alicent, e delle loro cagnoline sorelle Saffo e Coconut. Alison un tempo lavorava a Londra come commerciante di monili da India e Cina, e la casa è infatti raffinatamente tappezzata di oggetti orientali di ogni tipo. Un personaggio! Nel frattempo sta sera c’è la partita degli Europei Italia – Svizzera e a casa dei ragazzi qualcuno ha già pensato di provvedere alla tifoseria. Domani visita alla bellissima cittadina di Bath, fondata sulle antiche terme romane. Naturalmente noi non dobbiamo farci mai mancare nulla. Se il 2022 è stato l’anno delle quarantene Covid che hanno fatto cancellare il nostro volo, se il 2023 è stato invece l’anno dei ritardi aerei di 6 ore, il 2024 è invece l’anno degli infortuni: ladies and gentlemen, quest’anno abbiamo Vittorio azzoppato da uno strappo muscolare, ma soprattutto la povera Carla (la seconda accompagnatrice) con una frattura al piede da un incidente mentre arrampicava. Entrambi riescono a camminare tranquillamente, ma senza poter fare grandi sforzi. Carla ci teneva davvero tantissimo ad essere con noi e ha passato le ultime settimane tra fisioterapia e riabilitazione. Ci tengo davvero a ringraziarla per aver mantenuto l’impegno nonostante tutto. La prima impressione è ottima, sembra brava e simpatica. A noi comunque ormai non spaventa più nulla e corriamo incontro agli imprevisti che ci perseguitano (per non dire sfiga) con placida rassegnazione. Ed effettivamente, nemmeno il tempo di arrivare a casa qualcuno ha già dimenticato il primo telefono in corriera. SALISBURY STIAMO ARRIVANDO!
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DIARIO DI BORDO, DAY2 – IL BALLO DELLE DEBUTTANTI
Tra le prodezze mattutine di ieri ho dimenticato di ricordare quelle di Paola, la titolare del rifugio Tissi che fatalità compie gli anni oggi – auguri Paoletta! 🎂🎉☺️ Ieri mattina infatti dopo la levataccia delle 4:00 si è fatta altre 2 ore di scarpinata fino ai piedi del Civetta pronta per servire le colazioni 🥴🗻🥾
Ieri abbiamo consegnato anche i pensierini alle famiglie: chi ha regalato Parmigiano, pasta, marmellate, miele e mi risulta che persino i “carfogn” di Canale d’Agordo abbiano riscosso un grande successo! 🤭🥨🧁🍝
Oggi visita guidata nella bellissima Bath, la città di Jane Austen 😍 Ai ragazzi sono state lasciate 2 ore di tempo libero per lo shopping🛍️, mentre io e Carla siamo stati a visitare le antiche terme romane. Loro probabilmente si sarebbero solo stufati, quindi siamo andate da sole.
È sempre curioso comunque pensare come gli inglesi possiedano due siti archeologici in croce se paragonati al patrimonio storico italiano, ma curati come dei gioielli 💎 Tra le curiosità varie, abbiamo scoperto che anche le matrone romane passavano ore a piastrarsi i capelli per farli diventare ricci 💆Primo esperimento di autonomia comunque riuscito: nessuno si è perso e nessuno ha perso niente. Tutti ordinati e puntuali, FANTASTICI!! 😍🙌
Il tempo oggi era freschetto e nuvoloso, e di ciò siamo stati incolpati noi, visto che fino a ieri era caldissimo. Si vede che ci siamo portati dietro la pioggia dalle Dolomiti! 😤🙁🌦️
Bath è storicamente da sempre una cittadina un po’ snob e con la “puzza sotto il naso”, dove i nobili dell’epoca Vittoriana venivano a fare i balli di società. Nonostante ciò è piena di senza tetto che chiedono l’elemosina e piacevoli cantanti di strada per le vie.
Scherzando con Carla abbiamo detto che è la fine che faranno anche i nostri ragazzi dopo la prima settimana di shopping con il cambio sterline, se continuano così 🤣 Attività formativa del viaggio è anche provare a sperimentare da soli la gestione del denaro con il cambio valuta, molto svantaggioso per chi ha l’Euro. È un attimo farsi pelare! Anche doversi arrangiare per settimane intere nel gestire un budget è una piccola cosa che li abitua a riflettere sul valore dei soldi 🫰💵
Il nostro debutto di oggi in terra inglese sembra quindi andato a gonfie vele, ma non per tutti è stato proprio come bere un bicchiere d’acqua😕…Ne parleremo 💧🥛
Intanto domani ci aspetta un’altra grande novità… L’inizio delle lezioni a scuola! We’ll keep you updated
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DIARIO DI BORDO DAY 3 – “PER AMORE DEL BEN FATTO”
In una recente intervista gli stilisti Dolce&Gabbana dicevano che secondo loro la moda e più in generale l’artigianato si basa su “l’amore del ben fatto”. Nel grande mare di cianfrusaglie, pressappochismo e fuffa che si trovano in giro, oggi trovare gente che si impegna per fare le cose fatte un po’ come Dio comanda è una vera rarità 💎 Questo è quello che chiedo sempre anche ai miei studenti: non di diventare dei geni, ma di fare il possibile per dare il loro meglio, che è già tanto. Di metterci un po’ di “sentimento”. Questo è anche il caso ad esempio della piccola scuola a conduzione familiare di Julian e Jane, dove lavorano il figlio Theo con la fidanzata Isi e circa altri 5 insegnanti 🎓📚👨👨👧👧 La scuola ospiterà in queste settimane circa 40 studenti (noi compresi), tra Italia, Spagna, Francia, Ucraina, Cile e Arabia Saudita 🇮🇹🇫🇷🇺🇦🇨🇱🇸🇦🇪🇸 Le piccole realtà come questa offrono davvero ancora la possibilità di prendersi cura dei propri ospiti in prima persona e con genuino interesse. Loro qui conoscono uno per uno i nostri nomi, non ci sentiamo solo dei numeri. Questa mattina grande sorpresa al nostro arrivo per me e Carla quando abbiamo scoperto che i ragazzi erano già tutti arrivati in classe prima di noi, senza perdersi e senza bisogno di contattarci 🤨😯 La città è molto tranquilla e facilmente camminabile, ma sono stati comunque BRAVISSIMI 👏😻 Con questa mossa ci hanno praticamente licenziato 🤝👋 Dopo il test di ingresso, dove con orgoglio posso dire che i miei studenti hanno fatto tutti un ottimo piazzamento 🏆, Julian ha fatto la presentazione generale della scuola. Divertente pensare che era un tempo un ex prigione😅, ma che lui ha presentato come “casa vostra 🏡 Questa è casa vostra per queste due settimane”. Sono seguite le regole di condotta generali, spiegate con grande fiducia e intelligenza ai ragazzi. “Ricordate che alloggiate non in un hotel ma in una famiglia proprio come la vostra. Siete qui per sperimentare, assaggiate tutti i cibi e poi decidete. Se non vi piace qualcosa, dite semplicemente – questo cibo non mi piace, vorrei per favore qualcos’altro -. Non buttate il cibo nella spazzatura perché potrebbero offendersi”. Evidentemente dev’essere successo altre volte in passato… “Ricordate che voi all’estero siete ambasciatori del vostro Paese. Salisbury è una città piccola e la gente parla. Sarebbe spiacevole se dicessero – Guarda questi italiani che maleducati -. Lasciate un buon ricordo di voi anche per i futuri italiani che verranno”. Infine Julian ha concluso il suo discorso con: “Finché siete qui a scuola siete sotto la mia responsabilità e sarò come vostro padre per voi. Non voglio che vi succeda nulla di male, ma soprattutto voglio che stiate bene e che vi divertiate. Questa è la mia missione “. Il bene a volte non richiede nemmeno un grande sforzo, ogni tanto basta anche semplicemente un’intenzione. Ma le cose fatte bene fanno la differenza, si vedono e si sentono.
DIARIO DI BORDO, DAY 4 🇬🇧✈️🌎 “REVÈRS”
Anche nel nostro dialetto Agordino si dice “revèrs” (“reverse” in English) di una persona che ama, o forse è meglio dire non ha paura di fare le cose diversamente rispetto agli altri. A tal proposito, gli inglesi sono il Paese “revèrs” per eccellenza: si guida a sinistra ma con il volante a destra, ci sono sempre due rubinetti su ogni lavandino per l’acqua calda e fredda, hanno sempre rifiutato di sostituire la sterlina con l’Euro, hanno votato il SÌ per la Brexit, si beve in tè invece del caffè. Io e Carla ci abbiamo messo 5 minuti abbondanti ieri per capire che la chiave di casa apriva dalla parte opposta perché la serratura è al contrario. Ammiro molto chi riesce sempre a trovare il coraggio di portare avanti le proprie idee, il proprio modo di pensare e di essere nonostante l’opinione comune. Chi riesce a sopportare il calvario di restare in piedi da solo mentre tutti ti guardano. “To stand out” direbbero gli inglesi. . In una certa misura ognuno di noi è “revèrs” nelle sue piccole intime manie o particolarità che nessuno conosce. Ma il fascino degli eclettici, degli eretici, degli incompresi è proprio quello di manifestarlo pubblicamente in maniera schietta e diretta. Mi ha fatto perciò molto sorridere quando ho visto che Veronica era l’unica ragazza su 25 che non si è iscritta alla serata cinema di domani, andiamo a vedere Inside Out 2. “Perché non mi piace il genere”, ha detto serenamente. Starà quindi a casa da sola, da brava “reversa”.
DIARIO DI BORDO, DAY 5 ✈️🌎 UN LUOGO MAGICO ✨
Grande giornata oggi, bella intensa, iniziata anche per me e Carla con delle lezioni private di inglese che abbiamo deciso di prenotare. Io personalmente sono molto soddisfatta della mia insegnante e i ragazzi pure lo sembrano delle loro. Ci tengo personalmente molto a lavorare di nuovo sulla pronuncia e accento, su cui noi italiani facciamo sempre molta pena 🇬🇧👎 Nel pomeriggio finalmente siamo andati a visitare la tanto attesa Stonehenge con un carico di grandi aspettative. Ci ha accolto un enorme distesa verde foglia, sferzata dai venti e da una pioggerellina finissima sotto un cielo plumbeo 🍃☔☁️🌦️ In mezzo al grande prato, un cerchio di monoliti più o meno ammassati formavano questo luogo un tempo forse sacro, forse alieno, forse abitato, forse magico, nessuno lo sa con certezza ✨🧙♂️🧝♀️ Fatto sta che circa 5000 anni fa qualcuno ha trasportato per centinaia di chilometri dal Galles quelle enormi pietre dai riflessi bluastri per costruire quel luogo, proprio in un punto di allineamento della luce con l’alba del solstizio d’estate e il tramonto del solstizio d’inverno. È un luogo che a me trasmette una certa inquietudine. Noi però ce lo aspettavamo più grande e più maestoso in base a come è presentato sui libri di Arte, invece ci siamo dovuti accontentare 💁 Proprio sul prato dopo varie suppliche siamo riusciti anche a fare una bella foto di gruppo…UN PARTO come sempre perché nessuno vuole farsi fotografare 📷🙄 La sera siamo andati invece al cinema a guardare il film Inside Out 2, molto carino davvero!🎥 Nel diario di ieri si parlava del coraggio di essere “revèrs”, ma c’è un’altra faccia della medaglia di quest’aspetto. La SOLITUDINE. Mi aveva incuriosito nel questionario di preparazione al viaggio studio leggere che la difficoltà più grande che i ragazzi scrivevano di poter temere durante il viaggio era proprio la paura di restare soli, di non riuscire a fare amicizia, di non essere accettati. È curioso pensare che nell’Era social in cui viviamo, dove non esiste la privacy e siamo tutti costantemente connessi all’istante, la paura più diffusa sia proprio quella della solitudine, atavica e viscerale. Esiste un momento della vita in cui smettiamo di temerla? Forse no. Migliora con l’età? Non sempre, anzi in alcuni casi peggiora. La fuga dalla solitudine per non dover rimanere da soli con la cattiva compagnia di se stessi. Anche chi ha costruito Stonehenge secondo me non si bastava, cercava il contatto con qualcos’altro più in alto, nelle stelle o nella terra. Chissà se lo ha mai trovato.
DIARIO DI BORDO, DAY 6 ARCINEMICI
Due certezze abbiamo costruito negli ultimi anni di viaggi studio: in Inghilterra si mangia male e i gruppi di ragazzi spagnoli sono i nostri arcinemici. Il mio ragazzo per molti anni è stato spagnolo e ad un certo punto mi sono persino trasferita per 3 anni a Barcellona per studiare. Della Spagna mi piace TUTTO: il clima, la cultura, il cibo, ma soprattutto la gente. TRANNE, tranne quelli di età compresa tra 12 e i 18 anni, che sembrano proprio chiedere di voler essere presi a sberle. Della stessa opinione sono anche di solito i ragazzi Agordini, che sono generalmente più semplici e gentili. I coetanei spagnoli sono arroganti, rumorosi e maleducati. Insomma, adolescenti DOC. Diciamo che spesso non scorre buon sangue. La prossima settimana invece arriveranno i francesi e vedremo. Oggi perciò si è disputata una bella partita di calcio su campo inglese con i nostri arcinemici, Italia VS Spagna Devo dire che abbiamo fatto più bella figura della nazionale perché abbiamo vinto 12 a 0 Per l’Agordina calcio hanno trionfato con i loro goal Angelo, Fassi, Daniele, Alan, Efrem e Devis. In difesa e porta invece i fratelli Manfroi, Natasha e Alan hanno parato ogni attacco. Insomma ogni tanto almeno qualche soddisfazione Vi scrivo dall’aula insegnanti proprio mentre i ragazzi guardano un film e penso che siamo ormai già al 6o giorno. La prima settimana ormai è già quasi giunta al termine e siamo ormai giunti ad un certo equilibrio: tutti più o meno hanno avuto modo di conoscere tutti e le varie amicizie e gruppetti si sono formati. Siamo arrivati a quel punto interessante del viaggio in cui il punto massimo di esasperazione è stato ormai toccato (chi doveva lamentarsi di averne abbastanza e di voler tornare a casa ormai ha già dato) e siamo pronti a superare il confine sottile con l’uscita dalla zona di confort. Qualcuno penserà che siamo qui in ferie ed effettivamente ci stiamo divertendo molto, ma essere sbattuti all’improvviso in un altro Paese, con più di 40 studenti, con una lingua totalmente diversa, in una famiglia di sconosciuti, in una scuola nuova con attività ben precise da seguire è un’esperienza molto impegnativa e che non è affatto per tutti. Soprattutto considerando che la maggior parte dei ragazzi ha solo 12-15 anni,stiamo tutti vivendo diversi tipi di fatica e sfide quotidiane. Qualcuno reagisce chiudendosi a riccio, altri con sarcasmo, altri sbuffando, altri con entusiasmo. 15 giorni così sono davvero lunghi ma necessari. Anastasia giustamente con la sua solita bonarietà ha detto “_Insomma va bene una settimana, ma sinceramente adesso anche basta direi_” Per questo motivo e visto che qui ce n’è la possibilità i ragazzi hanno quest’anno a disposizione molto tempo libero per vagare da soli per la città e sperimentare tra un’attività e l’altra (c’è chi ha quasi già finito i soldi) Per noi che veniamo da paeselli di 1000 abitanti è un’esperienza ENORME e parte di un percorso educativo iniziato insieme anni fa Nessuna delle scelte di questo viaggio infatti è casuale, dalla selezione degli accompagnatori, alla destinazione, alle attività proposte tutto ha uno scopo Quello di portarli a capire che là fuori c’è un Mondo intero che li aspetta
DIARIO DI BORDO, DAY 7✈️🌎🇬🇧 CATTEDRALE GALLEGGIANTE
Oggi visita alla cattedrale galleggiante di Salisbury, perché costruita su un pozzo di acqua piovana 🚣⛪ Ogni giorno il livello dell’acqua viene misurato per evitare possibili inondazioni, frequenti in passato. La chiesa è gestita completamente da volontari, per la maggior parte pensionati, che si prestano a fare da guide. Così una simpatica signora ha infilato un bastone in buco nel pavimento estranendolo fradicio: “Oggi solo 50 cm, molto bene” ⛲💧 Pur essendo una maestosa cattedrale gotica era molto luminosa. Abbiamo persino trovato all’interno un pezzo dell’autentica Magna Charta, il documento del 1212 che ha fatto diventare l’Inghilterra una monarchia Costituzionale, la prima al Mondo ☝️ Le chiese anglicane poi sono molto “nude”, molto spoglie e austere, e la Chiesa anglicana professa una fede propria che è un misto tra quella cattolica e protestante, dove a capo non c’è il Papa ma il Re d’Inghilterra in persona👑🇬🇧… Insomma, “revèrs” anche su questo, tanto per cambiare 🙄 Sono contenta di avere l’impressione che i ragazzi comunque stiano bene e si stiano divertendo. Oggi mi si è avvicinato Efrem per chiedere: “Ma il prossimo anno posso tornare con voi vero? Non sono troppo grande?”. Mi par buon segno 😅 Ieri sera invece io e Carla abbiamo fatto una conoscenza speciale con Beatrice (Bee per gli amici🐝), una delle animatrici della scuola che ha 20 anni e studia nientemeno che Letteratura all’Università di Cambridge 👨🎓👩🏫📜 Ieri infatti 4 luglio non era solo l’Indipendence Day americano, ma anche la giornata delle tanto attese elezioni per il nuovo Parlamento inglese. Dopo 14 anni i conservatori di destra (Tory) hanno subito una schiacciante sconfitta contro il Labour Party di sinistra (in Inghilterra ci sono solo 2 grandi partiti storici e non 20 come in Italia), tra grandi festeggiamenti e fuochi d’artificio 🥳🎉 Gli inglesi hanno generalmente fiducia nella politica a differenza di noi italiani. Beatrice ci ha quindi invitato a casa sua, dove la sua famiglia avrebbe condiviso assieme con entusiasmo il loro hobby preferito: non la pesca, non il trekking, o la cucina, o il calcio, o l’arrampicata, o lo sci, bensì la POLITICA 😅 Beatrice è impressionante perché parla a macchinetta ed ha la stessa velocità e precisione nell’elaborazione delle informazioni di un computer. È un vero genietto 🤯😳💻 Ci ha accolto in una casa molto sporca ma colma di libri di ogni tipo 📚 Dopo aver conosciuto la mamma medico ma soprattutto il papà professore di letteratura, abbiamo capito molte cose. Sentir parlare quell’uomo era praticamente come ascoltare un’enciclopedia vivente su attualità, storia e persino letteratura italiana 😲📖 La sorella più piccola Sophie pure vuole entrare a Cambridge come Bee. Per farlo anche lei dovrà superare 5 diversi massacranti test di ingresso e colloqui: verranno presi solo i migliori cervelli 🧠 Conoscere questa bellissima famiglia mi ha fatto riflettere su quanto la nostra vita dipenda in buona parte dal posto da dove veniamo, la famiglia che ci ha cresciuto, le opportunità che abbiamo avuto la gran botta di culo di avere o non avere. Tutte cose che non abbiamo la possibilità di scegliere. I bambini sono totalmente imbevuti dell’ambiente che li circonda, come spugne🧽, e questo segnerà il loro destino per sempre 🌱 Se Beatrice non fosse stata figlia del brillante professore di letteratura, ma di un operaio di Manchester sarebbe mai entrata a Cambridge? Non lo sapremo mai. Anche questo viaggio è un investimento per pochi – anche economicamente – e spero sia un’esperienza che entrerà a far parte dei piccoli tasselli che andranno a comporre la loro identità futura. Sono felice che anche loro possano avere la fortuna di incontrare persone speciali come Beatrice. Un regalo non solo che le famiglie fanno loro, ma che i ragazzi fanno a loro stessi 🎁🌎
DIARIO DI BORDO DAY 8 – DIAMANTI
Oggi è arrivato il gran giorno, finalmente Londra Partenza alle 8:00 in una gelida giornata di luglio. Piove anche oggi, tanto per cambiare, e dobbiamo camminare per 2 ore nel centro storico Passeggiamo lungo il Tamigi attraversando il Big Bang, House of Parliament, Buckingham Palace, Trafalgar Square ma il freddo e le sferzate di pioggia ci rendono decisamente difficile goderci la giornata Non è acqua, è il cielo che ci sputa addosso per dispetto. Fassi è in pantaloncini corti e maglietta, senza ombrello, e ciò un po’ mi preoccupa. Nel pomeriggio abbiamo la visita al Natural Science Museum, ma per stare un po’ all’asciutto decidiamo di prendere la metro, “The tube” come la chiamano i londinesi È talmente affollata che dobbiamo ammassarci come sardine nei vagoni in piccoli gruppetti, “Ci vediamo tra due fermate mi raccomando, ricordatevi di scendere”, è l’ultima raccomandazione prima che il treno parta. Sperando di non perderne nessuno per strada Londra è talmente enorme e affollata che ti prosciuga, ti confonde e ti cattura. Ilaria – una delle piccole di 12 anni – dopo aver perso il treno non capisce più dov’è ed è convinta di aver cambiato posto. “Eravamo a Londra sta mattina, ma adesso dove siamo?” Prima di andare al museo facciamo un salto da Harrods, i grandi magazzini di lusso fornitori ufficiali della famiglia reale inglese Buckingham Palace e le principesse inglesi (soprattutto Diana) sono arredati e vestiti con gli accessori di Harrods. È uno dei simboli della gran Bretagna ed ha il grande potere di farti sentire povero. Veniamo inghiottiti da 5 piani di Gucci, Chanel, Valentino, Cartier, profumi, pianoforti da 15.000€, diamanti e cibi esotici. La ressa anche qui è impressionante. La maggior parte di noi si disperde al 4o piano giocattoli dove c’è un intero reparto dedicato ai lego e alle bambole. 9€ per una fragola (1 di numero) tocciata nel cioccolato, 8000€ per un set regalo bebè con scarpine, pigiamino, peluche e collanina Visti i prezzi noi ci ritroviamo al piano terra a mangiare seduti per terra. Dopo esserci sentiti dei morti di fame più di quanto già sapessimo di essere, siamo finalmente pronti a ritornare in mezzo ai comuni mortali al museo. Efrem esclama: “_Lo sai che è da quando sono piccolo che sognavo di venire qui?_” Il Natural Science Museum è infatti uno dei più belli e particolari musei di Londra, totalmente gratuito e pensato per i bambini. 4 piani interattivi dedicati ai dinosauri con scheletri e uova, un piccolo simulatore di terremoti, il reparto geologia e pianeti, il piano dedicato all’evoluzione umana Il tempo purtroppo è poco Un gigantesco scheletro di balena appeso al soffitto riempiva una sala grande come il Palafalcade Nella sala dedicata alle gemme preziose, in mezzo a rubini, smeraldi e coloratissime pietre australiane era possibile anche guardare i diamanti con la lente di ingrandimento Mi hanno lasciato veramente senza parole. Mille facce di colori diversi brillavano tutte insieme come se fossero stelle
DIARIO DI BORDO DAY 9 – I SOGNI SON DESIDERI
Ci sarebbero tante, probabilmente troppe cose da raccontare di questa piovosa giornata di visita nientemeno che all’Università di Oxford Dopo aver fatto in autobus il test di personalità per capire a quale casa di Harry Potter ognuno di noi apparteneva (Grifondoro, Tassorosso, Corvonero o Serpeverde? Vi lascio il link in descrizione per provare anche voi), ci siamo incamminati verso la via principale per conoscere la nostra guida di oggi. Siamo stati molto fortunati a trovare i biglietti per le varie entrate. Il nostro sarà infatti un tour particolare e diverso da tutti gli altri perché sarà il tour della città di Oxford a tema Harry Potter. Moltissimi ragazzi del nostro gruppo vanno MATTI per questa saga ed erano esaltatissimi all’idea Occorre infatti sapere che l’autrice JK Rowling era talmente innamorata della città che fece il test di ingresso per essere ammessa all’università, ma fu rigettata. Tuttavia scelse di fare una delle primissime presentazioni del suo libro proprio nella libreria Waterstones in centro ad Oxford, che noi abbiamo visitato: 4 piani di profumati e colorati libri di ogni genere e dimensione Per questo motivo Hogwarts si ispira proprio alla struttura e architettura della Oxford University, dove infatti sono state girate alcune famose scene del film, e molti pezzi della trama di Harry Potter stesso si basano sulla Storia e caratteristiche delle sue varie facoltà Ma torniamo alla nostra guida, Sebastian, un ragazzo cileno con una laurea specialistica in economia, un Master negli Stati Uniti e ora studente in un secondo Master in economia ad Oxford. Tra i suoi compagni di classe c’è l’ex Primo Ministro della Colombia. Ci accoglie vestito con il tipico mantello nero degli studenti di Oxford (molto simile in effetti alla divisa di Hogwarts) e la bacchetta magica di Albus Silente La prima tappa è la Divinity School, che ospita la Baudlean Library, la libreria universitaria più grande del mondo. Questa biblioteca antica 400 anni ha un mandato speciale per conservare almeno una copia di qualsiasi pubblicazione stampata in Inghilterra e possiede infatti circa 13 milioni di volumi. QUALSIASI libro stampato in lingua inglese basta chiedere e ce l’hanno Siamo poi passati al New College, dove abbiamo visto le maestose sale studio e giardini Abbiamo così esplorato i 1000 anni di Storia della Oxford University, arricchiti da aneddoti piacevoli sulle scene di Harry Potter filmate qui dove abbiamo potuto scattarci tante foto. Un’ottima esca quindi per “indorare la pillola” di un tour storico che altrimenti per ragazzini così piccoli sarebbe risultato un po’ pesante. Ad ogni risposta corretta inoltre, Sebastian ci regalava uno sticker di Harry Potter. Ma non solo, ci ha anche portato delle cravatte di Hogwarts con cui traverstitci e il famoso cappello parlante Incontrare Sebastian è stato molto interessante anche perché ci ha spiegato un po’ come sia la vita da studenti di Oxford, una delle più antiche, prestigiose e costose università al mondo: “Questa città è straordinaria perché è un luogo dove la storia non si studia ma si FA. Alcuni dei personaggi più famosi della Storia o delle scoperte scientifiche più importanti sono state create qui. Ben 12 Primi Ministri inglesi si sono laureati ad Oxford. Ma anche Albert Einstein, Tolkien, Luis Carroll, Madonna (cantante), David Bowie, Margaret Thatcher, Bill Clinton, Nelson Mandela, Oscar Wilde, Alan Turing, Stephen Hawkings hanno studiato qui. La penicillina è stata inventata qui”. E cosa rende lo studiare qui così unico? “Le classi sono molto piccole, in alcune facoltà ci sono solo 1-3 studenti e i docenti sono i massimi esperti mondiali sul tema. I test d’entrata sono difficilissimi ma in alcune facoltà addirittura pagano lo studente 17.000€ l’anno + rimborso spese per il loro lavoro di ricerca”. Cosa bisogna fare per entrare? “Non necessariamente bisogna essere dei geni nello studio Alcuni miei compagni di classe non sono grandi studiosi, ma occorre in generale avere almeno un talento straordinario in qualche cosa oppure aver realizzato qualcosa di importante. Un mio compagno di classe ad esempio era uno dei promotori del referendum per l’indipendenza del Sudan nel 2011″. Cosa accomuna gli studenti di Oxford? “Credo che la caratteristica più importante sia che sono tutte persone che credono che qualsiasi cosa sia possibile. Che non ci siano limiti a ciò che possono realizzare, sono entusiaste. Ed è davvero così qui, si ha la sensazione che qualsiasi cosa possa accadere. La scorsa settimana un mio compagno di classe ha chiesto di poter portare ad una festa anche la sua ragazza, ed è saltato fuori che era la Principessa del Belgio! È un ambiente estremamente stimolante in cui vivere e studiare. Qui tutti praticamente quanti sono studenti, potrebbe capitare facilmente che anche il netturbino per strada, o il barista alla caffetteria o la signora delle pulizie abbiano un dottorato in medicina”. E credere nell’impossibile non è esattamente la stessa materia di cui sono fatte anche le favole?Grazie ad Harry Potter e a Sebastian siamo entrati per una giornata nel magico mondo di Oxford, dove ogni sogno può diventare realtà. Grazie Sebastian e Oxford per questa giornata da favola