Recuperare il Villaggio ex Agip e mettere in sicurezza l’area di Borca di Cadore risponderebbe ai principi del CIO, all’emergenza climatica e alla fragilità del territorio montano, e rappresenterebbe una scelta strategica che eviterebbe uno spreco di denaro pubblico.
di MORENO GIOLI
Il testo esprime preoccupazioni riguardo alla scelta del sito per la costruzione del Villaggio Olimpico per i XXV Giochi Olimpici Invernali che si terranno a Milano Cortina nel 2026. I rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil sostiengono che l’ipotesi di costruire il Villaggio a Fiames non sia in linea con i principi di sostenibilità e legacy richiesti dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO). La costruzione temporanea del Villaggio a Fiames non lascerebbe alcuna eredità per il territorio, in quanto gli edifici prefabbricati verrebbero smontati dopo i Giochi. Inoltre, la realizzazione di tutti i servizi di urbanizzazione dell’area sarebbe uno spreco di denaro pubblico, senza un impatto duraturo sul territorio. Per la parte sindacale sono potenziali i rischi ambientali e idrogeologici associati alla costruzione del Villaggio a Fiames, poiché l’area cade in una zona a rischio geologico e idrologico. Il suggerimento: recuperare una struttura già esistente, il Villaggio ex Agip di Borca di Cadore, che soddisferebbe i requisiti del CIO e consentirebbe anche la messa in sicurezza di un’area a rischio franoso. Scelta che rappresenterebbe un’opportunità per la riqualificazione e lo sviluppo del territorio montano, favorendo anche politiche abitative inclusive e il turismo
IL DOCUMENTO COMPLETO
DOCUMENTO UNITARIO VILLAGGIO OLIMPICO