BELLUNO Cordoglio unanime per la scomparsa di uno dei padri del volontariato bellunese: Giambattista Arrigoni, presidente onorario del Comitato d’Intesa tra le associazioni volontaristiche della provincia di Belluno. Il dottor Arrigoni aveva assunto la presidenza del Comitato d’Intesa nel 1984, succedendo a Valentino Del Fabbro, e rimanendo in carica fino al 2009. È stato inoltre primo presidente dell’allora Csv Belluno, assumendo il ruolo dalla sua nascita, nel 1997, e mantenendolo fino al 2009, per poi essere eletto come presidente onorario sia del Comitato d’Intesa che dell’allora Csv. «La tragedia che ha colpito il dottor Arrigoni e la sua famiglia lascia esterrefatti. Sono stato per tanti anni un suo vicino collaboratore nei vari campi del volontariato (Opera “Martino Arrigoni”, Comitato d’Intesa, Csv, Casa Tua), con lui ho condiviso le iniziative e le proposte concrete elaborate ed attuate in tanti anni di attività. Ha dato tempo, impegno, risorse, sostenuto talenti, in parallelo – non in alternativa – al servizio pubblico, con tangibili segni di attenzione, sostenendo e promuovendo una vasta dimensione di opportunità che ha permesso di avere quel diritto alla salute garantito a tutti. Infatti tante persone della nostra comunità e non solo hanno certamente migliorato, grazie al suo impegno, la loro qualità di vita. È stata una realtà concreta spesso silenziosa fatta di gesti di chi aiuta l’altro in difficoltà, con la stessa energia che avrebbe impiegato per se stesso o per un suo familiare. Quell’energia che nasce dal cuore, dalla gratuità, dalla speranza e dalla solidarietà vera. Lascia certamente un segno denso di tanti significati. A lui doverosa la gratitudine della comunità bellunese e non solo». Così Giorgio Zampieri, già presidente di Comitato d’Intesa e Csv, proprio dal 2009, anno di fine mandato di Arrigoni, che con lui condivide la carica di presidente onorario del Comitato d’Intesa. «Un grande lutto ha colpito la comunità del volontariato bellunese», dichiara Gianluca Corsetti, presidente del Comitato d’Intesa. «Determinante il suo contributo nel far crescere il Comitato d’Intesa, oltre che alla nascita del Csv. La sua leadership, autorevole e forte, ha consentito la crescita delle due realtà, portando autorevolezza e concretezza nei tavoli di confronto istituzionali. Va ricordato il suo costante impegno anche nell’Opera “Martino Arrigoni” in cui ha riposto anima, cuore e mente. Inoltre è stato punto di riferimento per molte associazioni di volontariato. Va ricordato poi il suo apporto professionale come medico odontoiatra a favore di persone bisognose. Diverse volte è stato in Africa, al fianco del Rotary Club Belluno, per svolgere tale attività in missioni di aiuti umanitari. Ancora, non va dimenticato, il suo apporto per Casa Tua e per il presidio multizonale per persone con disabilità di Cusighe».Il ricordo del Csv Belluno Treviso, per voce della presidente Elisa Corrà e del direttore Nevio Meneguz: «Ci uniamo al cordoglio per la perdita del dottor Arrigoni che, oltre che avere costruito le basi per Comitato d’Intesa e Csv, è rimasto nel cuore della comunità, delle istituzioni e di tutti noi per le sue doti. Una grande determinazione e un costante e sentito impegno nell’agire disinteressato sono i tratti distintivi, sottolineati da quanti lo hanno conosciuto. Il suo impegno è stato legato alla nascita dei due enti, ma è stato esteso a molte altre associazioni di volontariato, anche mettendo al servizio degli altri la sua professione di odontoiatra». Tra quanti lo hanno conosciuto da vicino c’era sicuramente Angelo Paganin, primo direttore del Csv nel 1997, e già dal 1987 impegnato nel Comitato d’Intesa. «Un esempio di persona retta, con un’elevata etica, forte senso civico e sempre a disposizione dei bisognosi», dichiara Paganin. «Tra le sue caratteristiche ricordo una grande vocazione decisionale e determinazione nel portare avanti le esigenze del mondo del volontariato, dimostrata in molti ambiti dall’Opera “Martino Arrigoni”, in memoria del figlio, nell’impegno col Rotary Club fino all’impegno in politica prima come assessore e poi vicesindaco nella giunta Fistarol. Sempre presente ad impegni istituzionali, con gli altri Csv nazionali ma anche con le attività del Centro Studi Prisma nel campo dell’integrazione sociale delle persone con disabilità, richiedeva altrettanta costanza anche al suo staff, credendo molto negli incontri e nei confronti fra persone».
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