di Franco Piacentini_Feltre
Da partecipante ai molteplici eventi di Solidaria, compresi i due giorni (1 e 2 ottobre 2021) di studio, svoltisi a Padova nello suggestivo Palazzo della Ragione, e da visitatore, domenica 3 ottobre, del Prato della Valle nella straordinaria giornata di esposizione delle “buone pratiche” delle Associazioni di Volontariato padovane, posso testimoniare, con cognizione di causa, che Padova Capitale Europea del Volontariato 2019 (causa Covid è stata riferimento europeo sino alla primavera 2021) è stata, ed è, per il Veneto e per l’insieme del nostro Paese, la principale proponente della richiesta “sigillo UNESCO” per il riconoscimento di bene immateriale del Volontariato di tutto il mondo. Riconoscimento acquisito? Ad oggi no! La proposta è nelle mani istituzionali locali, nazionali, europee ed internazionali, alle quali, necessariamente, dovranno intrecciarsi le forti mani dell’associazionismo della solidarietà e della sussidiarietà. La determinazione del Volontariato Italiano, possibilmente sostenuta convintamente da tutto il Terzo Settore, da Cgil Cisl Uil, dall’Anci, dalla Conferenza Stato Regioni, dai CSV (centri di servizio per il volontariato) in stretto raccordo con CSVnet, sarà fondamentale per il dovuto “sigillo UNESCO” a tutte le donne e a tutti gli uomini che quotidianamente, volontariamente, sono riferimento di fraternità per le persone fragili, povere, disabili, emarginate e non autosufficienti, e attivamente impegnati nelle azioni di soccorso, nella salvaguardia ambientale, nella valorizzazione dei patrimoni storici e culturali. A tutti i Volontari un grandissimo grazie di cuore.