SANTO STEFANO Non c’è estate senza scout, non c’è scout senza disavventura. Un ritornello tipico della stagione. Anche quest’anno ecco l’episodio da citare e forse non sarà nemmeno l’ultimo. Fortunatamente, diversamente da altre tristi situazioni che segnano la storia la conclusione è a lieto fine.
foto archivio
DAL SOCCORSO ALPINO
PIOGGIA BATTENTE, RECUPERATI DUE GRUPPI SCOUT IERI SERA
Ieri sera, a seguito delle abbondanti e concentrate precipitazioni, si sono verificate due situazioni di emergenza che hanno coinvolto due differenti gruppi scout a Santo Stefano di Cadore e a Cortina, l’allarme scattato poco prima delle 20.
In Comelico dieci scout di Vittorio Veneto (TV), che avevano piantato le tende in Val Frison, la valle che da Campolongo sale a Forcella Lavardet, nelle vicinanze di un affluente del Frison, che si era ingrossato iniziando a scaricare materiale. Una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico e dei Vigili del fuoco – arrivato anche il Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Auronzo – si è portato sul posto, senza poter inizialmente attraversare per la piena del corso d’acqua. Due soccorriori sono poi risaliti a piedi, finché il livello si è abbassato e hanno trovato un punto dove guadare. Hanno quindi raggiunto il gruppo, dai 24 ai 38 anni, che si era preparato e lo ha riaccompagnato per 300 metri ai mezzi e da lì al palazzetto dove hanno passato la notte. Questa mattina una squadra li sta riportando a recuperare le tende.
Ieri sera, in contemporanea, il Soccorso alpino di Cortina è stato attivato per un altro gruppo scout proveniente dalla Toscana. Gli 11 ragazzi di Siena, dai 18 ai 32 anni, che avevano intenzione di montare le tende nella zona di Malga Fanes Grande, erano stati infatti sconsigliati dal gestore per il maltempo in arrivo e stavano tornando a valle. Rientrando, all’altezza del Ponte Felizon a Fiames, sono stati però bloccati da una frana. Una squadra, assieme al Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cortina, è riuscita a raggiungerli da una strada secondaria. Caricati sui mezzi, i ragazzi sono poi stati ospitati in canonica.
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