BELLUNO Si sono svolte domenica scorsa le visite guidate agli impianti di depurazione di Feltre, il più grande della provincia di Belluno, e di Longarone. Bim Gsp, infatti, ha aperto al pubblico al mattino e al pomeriggio due dei 64 depuratori che trattano, annualmente, 41,6 milioni di metri cubi di acque reflue provenienti dalla rete fognaria bellunese. Oltre 70 i partecipanti, tra adulti, famiglie, ragazzi e studenti, provenienti da tutta la provincia, a cui è stata illustrata, passo dopo passo, l’utilità dei diversi comparti che costituiscono gli impianti e le complesse fasi del processo depurativo: dal pretrattamento, che garantisce l’eliminazione dei materiali solidi più grossolani (quali cotton-fioc, sabbie, olii) al trattamento biologico, con vasche popolate da batteri che si nutrono delle sostanze inquinanti biodegradabili, al trattamento terziario dove appositi filtri provvedono a rimuovere gli ultimi residui sospesi, fino alla disinfezione, che abbatte la carica batterica ancora presente nell’acqua depurata, prima della restituzione della risorsa pulita in ambiente. Particolarmente utili le dimostrazioni pratiche che hanno permesso ai partecipanti di vedere i diversi stadi del refluo, da fango, appunto, ad inizio lavorazione, ad acqua pulita a fine attività, prima della reimmissione in natura. Prossimo appuntamento, tra circa un mese, ad un impianto dell’acquedotto, per conoscere il viaggio dell’acqua di rubinetto e il processo di potabilizzazione.
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