VENEZIA E’ stata ripartita nei giorni scorsi la seconda tranche di contributi statali per far fronte alla diminuzione degli incassi dell’imposta di soggiorno. In totale, per il 2021, il Governo ha deciso di stanziare 350 milioni di euro (l’anno scorso furono 400) quale ristoro parziale delle minori entrate. La prima tranche di contributi, pari a 250 milioni di euro, è stata distribuita sulla base dell’effettiva perdita di gettito registrata dai Comuni nel periodo marzo 2020 – febbraio 2021, rispetto ai dodici mesi precedenti, ed è stata erogata nel luglio scorso. La seconda rata, di 100 milioni di euro, è invece stata ripartita pochi giorni fa, sulla base della quota delle minori entrate per gli anni 2020 e 2021 non ancora compensata con i ristori già attribuiti. Nel complesso, secondo l’analisi della Fondazione Think Tank Nord Est, i Comuni del Veneto hanno ottenuto quasi 45 milioni di euro di ristori, pari al 12,8% del plafond complessivo nazionale. Si tratta di contributi importanti, considerando che l’imposta di soggiorno è già stata introdotta da 137 Municipi veneti: nelle principali località turistiche vale in media il 12,5% delle entrate tributarie, con punte di quasi il 29%. I Comuni del Veneto avevano ricevuto dallo Stato 36,9 milioni di euro già lo scorso luglio. A queste risorse si aggiungono altri 7,8 milioni di euro che portano il totale a 44,8 milioni di euro. Nel 2020 le risorse a disposizione furono di più – quasi 61 milioni di euro – dovendo fronteggiare il lungo blocco delle attività turistiche. Ai Municipi del Bellunese è stato destinato 1 milione e 252 mila euro, di cui quasi 800 mila euro per Cortina. Il Trevigiano ha ottenuto un contributo di 1 milione e 133 mila euro: al capoluogo ne sono stati dedicati 293 mila (di cui 105 mila con la seconda rata).
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