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Avrete già sicuramente sentito parlare della “cometa del secolo”, questo almeno è il nomignolo frettolosamente affibbiatole dalla stampa non specializzata e dai social, desiderosi più di attirare l’attenzione che di dare un’informazione scientifica corretta. Stiamo parlando della C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS, una cometa appunto, che gli astrofili stanno già seguendo da tempo. In settembre, nell’emisfero australe, ha già offerto un bello spettacolo mentre da noi è risultata visibile con molta fatica perché immersa nel chiarore dell’alba. Ma l’attesa è per metà ottobre quando saremo noi a potercela godere. In quel periodo dovrebbe risultare visibile a occhio nudo, anche se ci sono delle incertezze sulla sua reale luminosità. Infatti questi oggetti, per loro natura, sono davvero imprevedibili. Il consiglio è di cercarla da metà ottobre, quando comincerà pian piano ad alzarsi in cielo sfuggendo dalla luce del crepuscolo serale, seguendo poi per tutto il resto del mese il suo allontanamento e il conseguente graduale calo di brillantezza in condizioni prospettiche sempre più favorevoli. Come osservatorio occorrerà scegliere luoghi dall’orizzonte ovest molto ampi, cominciando le ricerche dopo il tramonto quando il cielo sarà abbastanza buio. Un piccolo binocolo aiuterà a scrutarla più dettagliatamente, ma la speranza è quella di poterla ammirare anche senza strumenti stagliata sopra le nostre Dolomiti per un quadretto da sogno. (Nella foto di Michael Jäger la cometa fotografata dalla Namibia)
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