DA LUXOTTICA ESTREMA PRUDENZA E TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI
CENCENIGHE Un dipendente della Luxottica di Cencenighe è in quarantena, non ha sintomi ma temendo di essere venuto in contatto con persone con sospetto coronavirus ha scelto di rimanere tra le mura di casa evitando soprattutto di raggiungere il posto di lavoro. Lo ha comunicato all’azienda che immediatamente ha preso ulteriori misure preventive come sta facendo da giorni, si pensi ai continui messaggi ai dipendenti, piuttosto che alla plastica in mensa, oppure ai distributori di disinfettante, non ultimo lo smart working già messo in atto negli uffici di Milano. Come dire che oggi la fabbrica è più sicura di un bar piuttosto che di un altro ritrovo di persone. Il dipendente di Luxottica con relativo certificato medico, mettendosi in auto quarantena lo ha anche comunicato immediatamente agli uffici personale di Luxottica ed è uno dei famosi 55 segnalati dalla Ulss1 nella conferenza stampa di ieri. L’azienda per estrema prudenza ha invitato le persone che lavorano con questo dipendente a rimanere a casa, ma solo per misure precauzionali. Inoltre Luxottica sta valutando il più possibile di attivare lo smart working ovvero dove possibile il lavoro da casa. Provvedimento che interessa anche Luxottica ad Agordo poiché il dipendente in auto quartantena frequenta sia lo stabilimenti di Cencenighe che del capoluogo. Nessun caso è oggi conclamato, ci sono solo queste misure di massima prudenza e l’invito a mantenere la calma. In giornata non mancheranno ulteriori informazioni e suggerimenti dagli uffici personale di Luxottica.
I residenti della Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva sono 67 non sono contagiatI, ma hanno avuto un contatto stretto con una persona contagiata in Lombardia o in altre zone del Veneto. Queste persone vengono messe in isolamento per 14 giorni per verificare in questo periodo se hanno o meno contratto il virus.
IN PROVINCIA SONO 4 I TAMPONI POSITIVI (3 PIU’ DI IERI) MA NESSUNA CONFERMA E’ ANCORA ARRIVATA DALL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’
DOMENICA 1 MARZO . Sono saliti a 223 in Veneto i casi positivi al coronavirus, Lo rende noto la Regione. 87 Vo’, 42 Treviso, 19 Venezia, 12 Limena, 5 Mirano, 3 Vicenza, 5 Padova, 2 Verona, 1 Codogno. Per 47 casi è ancora in corso l’assegnazione epidemiologica ad un cluster specifico. I ricoverati complessivi sono 59, 12 in terapia intensiva.