PEDAVENA Nella loro città Padova il centro diurno è temporaneamente chiuso ma questi uomini e donne con grande disponibilità hanno voluto tornare al lavoro a 90 chilometri di distanza, adattandosi in un mini appartamento per dedicarsi durante le ore lavorative agli anziani di casa Kolbe. A loro aiutare i più fragili e i colleghi è cosa che viene spontanea. Sono gli operatori sociosanitari che assistono persone con disabilità al Villaggio Sant’Antonio di Noventa Padovana e c’è anche un neo assunto. Quando, qualche settimana fa, hanno saputo che Casa Kolbe, gestita, come il Villaggio Sant’Antonio, dai Frati Minori Conventuali di Padova, era in difficoltà per il molto personale attualmente in isolamento su indicazione delle autorità sanitaria, hanno accettato la proposta della direzione del loro ente. Si sono offerti per venire ad aiutare dove anziani fragili avevano bisogno di loro. In cinque si sono trasferiti a Pedavena. Sono parte della squadra di operatori sociosanitari che garantisce agli anziani 24 ore su 24 l’assistenza. “E quando hanno terminato il loro turno di lavoro – raccontano da Casa Kolbe- vengono ancora a chiedere come possono aiutare”. “I dipendenti sono straordinari per dedizione, impegno, senso del dovere”, commenta la direttrice dI Casa Kolbe Roberta Bortoluz. Tre infermiere in più hanno preso servizio a Casa Kolbe, una inviata dall’Ulss Dolomiti. La struttura continua anche ad assumere personale ausiliario (per candidarsi scrivere a [email protected]). Oltre che sul personale, Casa Kolbe ha scelto di investire sulla tecnologia. Macchine ad ozono ogni giorno sanificano con i loro vapori gli alloggi degli anziani e gli spazi comuni.Le nuove lavasciuga hanno potenziato il sistema di pulizie. Modificato il sistema di preparazione e consegna dei pasti, per garantire la massima sicurezza.