BELLUNO
LEGGI L’INTERVENTO DI ADRIANO RASI CALDOGNO
Aggiornamento della situazione per quanto riguarda l’emergenza covid in provincia. LA SITUAZIONE, effettuati 120.000 tamponi molecolari e circa 25.000 tamponi rapidi con impegno notevole della nostra azienda. Purtroppo risconstriamo un continuo aumento dei casi positivi nei 2000 tamponi al giorno nelle cinque postazioni drive-in. Il contagio più diffuso è nelle terre alte, Comelico, Cadore e Ampezzano. C’è una tendenza alla stabilizzazione. Invito a contattare il medico di famiglia per avere le situazioni più corrette. L’accesso ai tamponi si fa con impegnativa. L’esito del tampone rapido viene rilasciato con un certificato nel giro di 20 minuti mentre l’esito del molecolare viene di norma comunicato con sms all’interessato. Ricordo che la comunicazione della positività implica l’obbligo all’isolamento (quarantena) secondo ben precise norme. Sul sito aziendale dell’Ulss1 ci sono tutte le norme da seguire per le modalità di svolgimento della quarantena, precauzioni e comportamenti. Fortunatamente nella grande maggioranza dei casi i soggetti positivi o sono asintomatici (larga maggioranza) o con sintomi lievi da non imporre un ricovero e le terapie possono essere svolte a domicilio. Abbiamo 63 ricoverati nelle terapie sub intensive o intensità ordinaria tra l’ospedale di Belluno e quello di Feltre, negli ospedali di Comunità ci sono 22 ricoverati. Sono dati in continua evoluzione, di ora in ora, il trand è purtroppo si sostanziale crescita. Il piano emergenza autunno prevede 5 fasce di rischio connesse ai posti letto disponibili e scattano fasce che comportano le rimodulazione dei servizi. Confermiamo l’impegno di garantire per quanto possibile tutte le attività ordinarie sia per la componente chirurgica che medica perché pur nell’emergenza covid continuiamo a registrare patologie ordinarie e ricoveri. A fronte di questa situazione ci sono e ci saranno rimodulazione per le attività dei ricoveri programmati e anche per le prestazioni ambulatoriali che potranno registrare rallentamenti. E’ motivo di rammarico, ma tutta la macchina aziendale è impegnata per fare fronte ai diversi aspetti. Prossimi passi la trasformazione dell’ospedale di Comunità di Auronzo in ospedale Covid con 20 posti letto disponibili (a breve) dall’altro c’è un piano d’azione che riguarda l’eventuale attivazione di ulteriori posti letto covid sia a Belluno che a Feltre. Attualmente è sospesa l’attività ortopedica di Agordo per consentire l’attivazione dell’ospedale di Comunità, l’attività dell’unità operativa di ortopedia sarà riattivata quando i tempi lo consentiranno. Ci sono state altre sospensioni in altri ospedali per la necessità di recuperare posti letto e personale ma anche per alcuni episodi legati alla positività si alcuni operatori sanitari e personale medico. Questo può succedere, poi si recupera nei tempi più brevi possibile. Quotidianamente la situazione è monitorata con attenzione della Direzione Sanitaria. Case di riposo: preoccupazione fin dallo scorso mese di ottobre per la presenza di focolai. Rientrata l’emergenza a Cortina che oggi accoglie ospiti positivi da altre case di riposo. Situazione in miglioramento a Ponte nelle Alpi e Pieve di Cadore ma sono emerse positività di Santa Giustina Meano, Limana, Santo Stefano ed Auronzo, in questi casi il dipartimento di Prevenzione e la componente distrettuale hanno svolto un’attività di forte controllo e verifica supportando la gestione delle case con sopralluoghi e supporto anche per il reperimento di personale infermieristico, anche attivando una serie di ricoveri per pazienti sintomatici. Uno sforzo continuo e tema di grande attenzione. Scuole attualmente le classi in carico al dipartimento con almeno 1 positività sono 70 numero che impone un notevole sforzo per seguire tutte le attività di controllo. Attualmente 15 classi sono in isolamento domiciliare come stabilito dal protocollo operativo. Novità di rilievo la sottoscrizione di un accordo nazionale declinato in un accordo regionale rispetto all’impegno dei medici di famiglia che prevede la gestione dei medici di base di un’attività di tamponi rapidi da effettuare dagli stessi. Attualmente questo tipo di attività permetterà anche la diagnostica. E’ in corso e prenderà avvio a breve la distribuzione di kit di azienda zero per i medici di famiglia. Sempre attraverso i medici di famiglia è in corso la vaccinazione anti influenzale. Nella fascia di età 60-65 anni ha avuto un’adesione più che significativa con oltre il 50% di aderenti. Ricordo che due giorni fa la Regione è stata classifica come zona GIALLA a livello nazionale, non è uno stato permanente e verrà sottoposto settimanalmente a una possibile rivalutazione, il passaggio alla fascia ARANCIONE o ROSSA comporta via via l’adozione di provvedimenti ristrettivi molto significativi nel limitare le possibilità di movimento e attività economiche per questo le regole sono da rispettare.
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