VERSA IN GRAVI CONDIZIONI L’ESCURSIONISTA RECUPERATO A RONCHETTO DI DOMEGGE
L’uomo ingannato dalla falsa traccia. Scendeva dalla montagna illuminando il sentiero con un telefono cellulare. E’ intervenuto l’elicottero di Trento perché Falco di notte non vola nonostante piazzole illuminate e l’addestramento dei piloti.
DOMEGGE Sono molto gravi le condizioni di un escursionista recuperato nella notte tra mercoledì e giovedì in località Ronchetto, distante dal sentiero che scende da Montanel a Domegge di Cadore. Verso l’una e mezza, il Soccorso alpino del Centro Cadore è stato attivato dalla Centrale del Suem a seguito della chiamata del fratello di un 62enne di Domegge di Cadore, Flavio Marengon, non rientrato da una camminata. L’uomo, che era stato sentito l’ultima volta verso le 22 e stava scendendo illuminando il percorso con la pila del telefono, non rispondeva più e il cellulare suonava libero. Otto soccorritori si sono portati sul posto e hanno avviato la ricerca, finché alcune ore dopo una squadra ha sentito dei lamenti provenire da distante. I soccorritori hanno quindi individuato l’uomo, che, probabilmente ingannato da una falsa traccia, si era allontanato di 300/400 metri dal sentiero cadendo sul terreno scivoloso e ruzzolando sotto salti di roccia. Verificate immediatamente le sue condizioni – aveva un sospetto politrauma, graffi su tutto il corpo ed era in probabile ipotermia – è stato chiesto l’intervento dell’elicottero abilitato per il volo notturno. Una volta sopraggiunta, dall’eliambulanza di Trento sono stati calati con il verricello equipe medica e tecnico di elisoccorso, che hanno preso in carico l’infortunato. Imbarellato e issato a bordo, l’uomo è stato trasportato all’ospedale di Trento.
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