BORCA DI CADORE È stata inaugurata dalla provincia la briglia sulla frana di Cancia. Le colate detritiche che scendono dal monte Antelao sono causate da precipitazioni di breve durata e forte intensità, concentrate prevalentemente nel periodo estivo. La quantità più frequente di materiale mobilizzato con una colata solido-liquida è stimata in 10.000 – 50.000 metri cubi (le massime quantità ipotizzabili, in caso di eventi con tempi di ritorno significativi, sono stimate attorno ai 100.000 metri cubi). I fenomeni si innescano lungo il canalone, a quota 1.666 metri circa, scendono a valle e si aggravano fortemente a quota 1.300 metri, dove al materiale solido si aggiungono le acque del rio Bus del Diau, le quali mobilizzano la parte rocciosa e solida di colata presente per poi trascinarla a valle. L’intervento è consistito nella realizzazione delle seguenti opere: Briglia frangicolata: L’opera principale è una briglia frangicolata del tipo “Sabo dam”. Si tratta di una opera trasversale di trattenuta in cemento armato di tipo aperto, all’interno della quale sono inseriti elementi in acciaio frangicolata alti all’incirca 6 metri, funzionali a trattenere i massi più grandi della colata. È stata realizzata a monte della ridisegnata confluenza tra il Bus del Diau e la colata detritica e serve a fermare la parte più consistente della colata prima che raggiunga la componente liquida. Deviazione Bus del Diau: Prolungamento del canale, con deviazione e spostamento della confluenza esistente da 1.362 metri fino a 1.260 metri di quota. L’opera ha uno sviluppo complessivo di 330 metri circa, costituito da tre tratti che terminano con tre salti di fondo, l’ultimo dei quali corrisponde alla vasca di dissipazione dell’energia del canale in ingresso. Risagomatura della cosiddetta “Rovina di Cancia”: Con questo intervento si intende conferire alle possibili colate detritiche un convogliamento il più possibile centrale rispetto al canalone, evitando il rischio di sormonto. Il tratto interessato dall’operazione ha uno sviluppo di 70 metri circa e una larghezza variabile a seconda della conformazione del terreno (comunque non inferiore a 13 metri). Sono state realizzate anche alcune scogliere in massi ciclopici a protezione degli argini, sia a monte che a valle della briglia frangicolata.
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