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BELLUNO Sabato pomeriggio, la comunità di San Panfilo d’Ocre con a capo il sindaco e parte della sua amministrazione ha accolto con calore la delegazione della Protezione Civile di Belluno, intervenuta per l’inaugurazione del monumento dedicato al dottor Fabrizio Spaziani e ai volontari bellunesi che prestarono soccorso durante il terremoto del 6 aprile 2009. Il dottor Spaziani, medico del Suem 118 e direttore della Scuola sanitaria del Soccorso Alpino, perse la vita nell’agosto del 2009 a Rio Gere, durante un sorvolo di ricognizione, quando l’elicottero su cui viaggiava urtò un cavo non segnalato. La sua dedizione e il suo sacrificio rimangono un esempio indelebile di altruismo e impegno, anche nella comunità abruzzese poiché era intervenuto con la Protezione Civile bellunese all’indomani del terremoto del 2009. Durante la cerimonia, il consigliere provinciale delegato alla Protezione Civile di Belluno, Massimo Bortoluzzi ha sottolineato l’importanza della solidarietà tra territori colpiti da calamità naturali. «Nel 2009 – ha ricordato il consigliere Bortoluzzi -, 250 volontari bellunesi si recarono a San Panfilo d’Ocre per prestare soccorso, e nel 2018, durante la tempesta Vaia, le Protezioni Civili di altre regioni italiane, hanno offerto il loro aiuto al Bellunese, in una cooperazione che è linfa vitale per le comunità, tanto più nel momento del bisogno». Il consigliere Bortoluzzi ha inoltre ribadito l’impegno della Provincia di Belluno nel promuovere la sicurezza delle operazioni di soccorso aereo, affinché tragedie come quella accaduta al dottor Spaziani non si ripetano. «Da tempo stiamo lavorando a un sistema di segnalazioni per eliminare i pericoli degli ostacoli al volo» ha detto. «Esprimo forte gratitudine a tutti i volontari della Protezione Civile, che sono un punto di riferimento insostituibile per la società e le istituzioni». La cerimonia si è conclusa con un commosso applauso da parte della popolazione locale, riconoscente per l’aiuto ricevuto nel 2009. Momenti toccanti si sono susseguiti durante la proiezione delle immagini dell’epoca, che hanno riportato alla memoria l’impegno e la solidarietà dei volontari nelle tendopoli.
MASSIMO BORTOLUZZI, CONSIGLIERE PROVINCIALE
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