BELLUNO Pur con valori più contenuti rispetto alla fase di picco registrata ieri, un aumento delle concentrazioni delle polveri (PM10). Oltre a ciò, viene evidenziata la presenza in atmosfera di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) “con valori riscontrabili in altre situazioni critiche non emergenziali e nell’ordine di grandezza del limite medio annuo”. Alla luce di ciò, vengono confermate le raccomandazioni ULSS – ARPAV impartite ieri: ⦁ limitare le attività all’aperto, specie per i bambini e per le persone con malattie respiratorie; ⦁ indossare mascherina FFP2 per coloro che devono condurre attività all’aperto). La situazione in essere evidenzia, in estrema sintesi, un impatto territorialmente ampio di un fenomeno acuto di combustione, non dissimile da occasionali situazioni di inquinamento atmosferico di alcuni territori di valle in giornate invernali di inversione termica, con ridotta dispersione aerea dei prodotti di combustione della legna (biomassa) per riscaldamento domestico. L’esposizione della popolazione a questo inquinamento di durata limitata comporta, per alcune persone “sensibili”, fenomeni irritativi acuti transitori (arrossamento degli occhi, qualche colpo di tosse). Non significative sono, di regola, le ricadute di salute in termini di malattie cronico-degenerative che richiedono esposizioni di lunga o lunghissima durata (anni), specie se associate ad altri fattori di rischio tumorale e respiratorio (fumo di sigaretta, sedentarietà, ridotto consumo di frutta e verdura). Questa è l’occasione per raccomandare, quindi, l’adozione, in questa fase “critica” e più in generale nell’intera vita, fin da bambini, di stili di vita “salutari” (astensione dal fumo, consumo di 5 porzioni di frutta/verdura al giorno, attività fisica regolare, ridotto consumo di carne alla brace).
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