***
PARALISI TOTALE DEL TRAFFICO (foto tangenziale ore 18), GALLERIA INTASATA TRA IMPRECAZIONI E URLA DEI PIU’ PICCOLI RIMASTI AL BUIO E NELLO SMOG. CINQUE ORE PER SPOSTARE UN CAMION. UNICHE INFORMAZIONI SU RADIO PIU’, CHAT VIABILITA’ PROVINCIA DI BELLUNO, PAGINA FACEBOOK VENETO STRADE.
Agordo – Un grave incidente al Ponte della Missiaga, alle porte di Agordo, ha sollevato una serie di preoccupazioni riguardo alla gestione delle emergenze stradali. L’episodio, avvenuto alle 16.15, ha visto il coinvolgimento di un camion e ha provocato il ferimento di otto persone. L’intervento immediato e professionale delle unità del Suem, dei Vigili del Fuoco di Agordo e delle ambulanze è stato encomiabile. I soccorsi sono stati tempestivi: l’elicottero è arrivato rapidamente sul Col di Foglia, mentre le ambulanze hanno trasportato i feriti verso gli ospedali di Agordo, Belluno e Treviso.
Tuttavia, le critiche si concentrano sulla gestione del traffico post-incidente. La strada è rimasta chiusa dalle 16.15 alle 21, con qualche finestra di apertura ma solo verso le 19 (a 3 ore dall’incidente) causando disagi considerevoli agli automobilisti bloccati sotto il sole per cinque ore, senza ricevere alcuna comunicazione ufficiale dalle Istituzioni in divisa. Radio Più ha fatto di tutto per ottenere informazioni, ma non ha ricevuto alcun comunicato da parte delle autorità competenti, anzi abbiamo incassato un paio di richiami perchè eravamo sul posto e abbiamo pure rischiato di essere cacciati e quasi insultati a voce alta “Siete qui per fare fotografie?”... No caro Carabiniere in divisa, eravamo lì per informare perché nessuno di Voi ha pensato a farlo. Solo Veneto Strade sulla pagina facebook (foto) ha aggiornato in tempo reale sulla situazione, ma non tutti (soprattutto dall’auto) hanno a disposizione il canale facebook. tantomeno mentre sono alla guida, le norme di sicurezza non lo permettono nemmeno.
ORE 21.00, CINQUE ORE DOPO L’INCIDENTE
L’assenza di un piano di emergenza efficace è stato evidente. Molti automobilisti, compresi bambini, sono rimasti bloccati nella galleria dei Castei per ore senza nessuna assistenza. La Polizia Locale e le Forze dell’Ordine non hanno nemmeno pensato a coordinare un piano di deviazione sulla tangenziale di Agordo. Le uniche informazioni in tempo reale durante l’emergenza erano disponibili tramite la chat “Viabilità Provincia di Belluno” e Radio Più, ma questo non è sufficiente.
È chiaro che ci sono stati gravi difetti nella gestione di questa emergenza. Ci si aspetta che il nuovo Prefetto intervenga per chiarire e risolvere le lacune organizzative che sono emerse, il giorno prima la stessa situazione lungo la 346 del San Pellegrino con traffico bloccato per tutta la 203 agordina nel centro nevralgico dell’Agordino: Cencenighe.
INCIDENTE LUNGO LA REGIONALE 203 AGORDINA “LA TESTIMONIANZA IN TEMPO REALE”
REDAZIONE La lettera che abbiamo ricevuto questa mattina la reputiamo di notevole importanza. Chi ci scrive, tra l’altro, vorrebbe mettersi in contatto con l’autista del camion coinvolto nell’incidente, la redazione di RADIOPIU rimane a disposizione per un eventuale contatto al telefono 348 4767043 (mirko mezzacasa).
“Io ero sull’auto dietro al camion che ha fatto l’incidente ieri lungo la regionale 203 agordina e sono una delle prime persone che ha chiamato i soccorsi, L’autista del camion va sollevato da responsabilità, sulla strada c’era del gasolio o comunque delle sostanze oleose, sulla strada e anche per metri rispetto al punto d’impatto, ovvero si vedeva l’asfalto “iridescente “ dall’inizio della curva fino a dopo il ponte. Il camion non procedeva ad elevata velocità, Ho chiamato i soccorsi alle 16:12…e sono stati velocissimi ad arrivare sia i vigili del fuoco sia le ambulanze e poi l’elicottero…noi nel frattempo abbiamo movimentato il traffico fino a quando appunto non sono arrivati i soccorsi. Le forze dell’ordine? I Carabinieri sono arrivati mezz’ora dopo e, dopo un po’ che parlavano con i turisti coinvolti, alla richiesta di un mio collega di mandare qualcuno a gestire il traffico, la risposta è stata “sappiamo cosa fare, ora dobbiamo fare altro, non abbiamo tempo per quello” mentre varie moto arrivavano lì davanti, e mentre facevamo presente a vari turisti incolonnati che c’era la possibilità di fare il giro per La Valle Agordina”.