LONGARONE, DOPO LA TEMPESTA
Alberi caduti, colpita un’auto. Sospesa dopo due minuti la partita d’allenamento tra Padova e Sottocastello a Pieve di Cadore. In pochi minuti di nuovo paura del vento e distruzione come nei giorni di Vaia,
INCUBO VALLES-PREDAZZO-SAN PELLEGRINO
PAURA dalla Valle di Gares a Cencenighe, dal Passo San Pellegrino a Moena. Come nei minuti di vaia, piante sradicate, pali appena installati in Valle di Gares divelti dalla furia del vento. A Cencenighe grandine, acqua tanta e auto ferme in strada.
A Moena tromba d’aria al fischio d’inizio della partita del Genoa con il Tyrol in un attimo dalla valle è arrivato un vortice, village distrutto è crollata la torretta con le telecamere. Lia: C’è stato il fuggi fuggi generale era una cosa paurosa. Passo San Pellegrino chiuso per alcune ore. Black out ovunque, anche in Luxottica pur per pochi minuti e strada chiusa (RIAPERTA ALLE 18.15) tra Taibon e Agordo. Strada verso il bivio del Falzarego con piante e sassi in strada. Albero in strada dopo baita flora alpina direzione passo Staulanza Sassi sulla 203 agordina tra Agordo e Mas. (FOTO Località Canes, Falcade. Quel che è rimasto del palo del telefono)
CADORE COMELICO
DI BARBARA PAOLAZZI RADIOCLUB103
80 richieste di soccorso, 30 interventi con le squadre del Comando di Belluno e i volontari, in supporto personale regionale da Verona e Treviso. Nel camping Comelico gli alberi lì sono caduti sulle auto parcheggiate: almeno 4 o 5 vetture, il furgone di Gsp, distrutti.
A San Vito sono numerose le piante abbattute dalle raffiche, nella vicina Borca è stata scoperchiata la casa cantoniera. Scoperchiata anche la colonia San Giovanni a Calalzo e la Casa della Dottrina cristiana di San Pietro. Un albero caduto tra Venas e Cibiana ha interrotto il transito sulla Sp 347. Problemi per la circolazione anche ad Auronzo, con alberi spezzati dalla furia del vento che sono finiti in strada.
PASSO VALLES GRAZIE DUILIO DA CAMPO
PIAN DI SALESEI. GRAZIE A CARLO ALBERTO
FALCADE-SAN PELLEGRINO (MAYA. LIA -VIABILITA’ PROVINCIA BELLUNO_TELEGRAM
CAMPOLONGO – SANTO STEFANO DI CADORE
In Val Fiorentina, al campeggio Cadore di Selva, un grosso albero si è schiantato su una roulotte. Fortunatamente non si segnalano feriti.
LA GRANDINE A PASSO DURAN _Alessia.
IL GIORNO DOPO LA TEMPESTA SI CONTANO I DANNI
I DANNI DEL VENTO ALL’INGRESSO DELLA VALLE DI SAN LUCANO
TAIBON Il vento forte di martedì non ha risparmiato la Valle di San Lucano. Le foto che pubblichiamo arrivano da Cristian Cagnati. Siamo sulla trada “La Roncada” in località Ai Vanti, che dalla centrale porta verso le Peschiere. Qui sabato è in programma la Corrivalle e quindi ci sarà molto da lavorare per permettere agli organizzatori di correre la gara podistica.
LA PROTEZIONE CIVILE “SALVA” LA CORRINVALLE
TAIBON Quando ieri mattina abbiamo ricevuto le prime foto dalla Valle di San Lucano (centralina-lago peschiere) con le secolari piante sradicate dal suolo il pensiero è andato anche alla Corrinvalle, l’evento del Gruppo Sportivo di Taibon in programma nel fine settimana, il percorso corre proprio li’ dove le piante si sono schiantate. Il rapido e professionale intervento di uomini e donne della protezione civile sollecitata dal Comune, ha risolto il problema. La zona liberata dalla piante, messa in sicurezza e quindi sabato sarà Corrinvalle.
IL PRESIDENTE DEL GRUPPO SPORTIVO ANTIMO SAVARIS
ANCHE A VOLTAGO IL VENTO NON HA RISPARMIATO GLI ALBERI
VOLTAGO La tempesta di martedì ha provocato danni anche a Voltago. A segnalarcelo è Mario De Marco. Siamo in località Val dei Gamber, all’ingresso del paese salendo da Agordo.
I DANNI DEL VENTO A ROCCA PIETORE
ROCCA PIETORE I forti danni del vento al parco giochi Pian De Le Riscie. Ce lo racconta il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin
MALTEMPO NEL BELLUNESE, PIÙ DI 100 INTERVENTI EFFETTUATI DAI VIGILI DEL FUOCO
Sono stati più di 100 gli interventi dei vigili del fuoco per il maltempo che ha colpito dal tardo pomeriggio di martedì l’Agordino il Cadore e il Comelico per la caduta di alberi, lo scoperchiamento di tetti e dissesti statici. I vigili del fuoco hanno operato con 200 operatori del comando di Belluno, delle sei sedi permanente dei 24 distaccamenti volontari e con il supporto di squadre regionali provenienti dai comandi di Treviso, Padova, Vicenza e Verona e l’utilizzo di 7 autoscale. Aperti nella serata di martedì i COC (Centro operativo Comunale) a Santo Stefano Cadore e Calalzo. In corso questa mattina gli ultimi interventi per la messa in sicurezza delle coperture dei tetti e degli alberi pericolosi. A Calalzo un centinaio di ospiti della colonia sono stati spostati sempre nella stessa struttura per il danneggiamento del tetto.
FIRMATO LO STATO DI EMERGENZA REGIONALE DOPO LA BUFERA SULLE DOLOMITI
VENEZIA Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha firmato la dichiarazione di Stato di Emergenza Regionale a seguito della fortissima fase di maltempo che ha colpito l’area dolomitica veneta, provocando considerevoli danni. Zaia continua a tenersi in contatto con i Sindaci dei territori colpiti e con le squadre che stanno intervenendo, mentre è in corso l’attività per la raccolta di segnalazioni dei danni. Il quadro, al momento, è il seguente: a seguito del veloce transito di una linea temporalesca, sono state fortemente colpite da forti venti e grandine le aree del Comelico, Cadore ed alto Agordino. Sono stati misurati valori della velocità del vento con raffiche di 129 km/h a Cortina d’Ampezzo e superiori a 140 km/h in quota. Da una prima ricognizione risulta che oltre una trentina di fabbricati hanno subito danni a causa dei forti venti: tra questi, circa una quindicina hanno subito lo scoperchiamento del tetto. A Santo Stefano di Cadore una decina di persone, a causa dei danni alle coperture, sono state evacuate. Molte alberature sono cadute a terra, in particolare nella zona orientale, interessando la viabilità statale, regionale, provinciale e locale (per tutta la notte si è reso necessario chiudere la SP 6 di Danta di Cadore a causa degli alberi caduti – riaperta poco prima delle 8:00). Gli alberi schiantati hanno danneggiato numerosi autoveicoli (in corso la quantificazione) senza provocare fortunatamente feriti. A seguito dei temporali si sono verificate interruzioni di energia elettrica e delle telecomunicazioni in alcune aree, ma allo stato attuale sembra che la funzionalità sia stata ripristinata. Oltre 100 gli interventi dei vigili del fuoco permanenti e volontari, delle squadre dei volontari di protezione civile e degli operatori delle infrastrutture stradali, elettriche e di telecomunicazione, di Veneto Strade, oltre agli addetti comunali.
PER I DANNI BRUXELLES ATTINGA AL FONDO DI SOLIDARIETA’
BRUXELLES «La tromba d’aria che ieri si è abbattuta sulle montagne bellunesi ha danneggiato boschi e case. Ecco perché chiederò a Bruxelles di attingere al Fondo di Solidarietà europeo per fornire un aiuto economico a coloro che hanno subito i danni».
Dopo il maltempo che si è abbattuto fra Agordino, Cadore e Comelico, Gianantonio Da Re, europarlamentare trevigiano della Lega e membro del gruppo Identità e Democrazia, ha già presentato una interrogazione alla Commissione europea per ottenere le risorse utili a coprire i costi per il ripristino di ciò che è stato distrutto.
MALTEMPO E DEVASTAZIONI NELLA MONTAGNA VENETA, LA SOLIDARIETA’ DELLA CISL A LAVORATORI, PENSIONATI, FAMIGLIE E IMPRESE CHE HANNO SUBITO DANNI
BELLUNO “Impensabile considerare una casualità l’ennesima calamità naturale che ieri ha devastato ancora una volta la montagna bellunese, creando pesantissimi danni al suo territorio fragile e alla sua popolazione. Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti: per questo chiediamo urgentemente lo stato di calamità per le zone colpite dal maltempo, ma anche un impegno comune per fermare la deriva climatica”. Così Massimiliano Paglini, segretario generale Cisl Belluno Treviso.
AUDIO
MALTEMPO NEL BELLUNESE – BERTON: “GRAZIE A VIGILI DEL FUOCO, PROTEZIONE CIVILE E OPERATORI.
BELLUNO “Sono state ore drammatiche per il Bellunese e ancora una volta il nostro grazie deve andare agli operatori dell’emergenza: una macchina straordinaria che comprende vigili del fuoco, protezione civile, operatori e tanti volontari. Sono loro i custodi di questa montagna. Ora dobbiamo risollevarci come abbiamo sempre fatto; con Vaia – una ferita ancora aperta per il nostro territorio e le sue genti – abbiamo intrapreso un percorso di ricostruzione che ha funzionato. Si applichi quel modello”. Ad affermarlo è Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti “Mi auguro che ogni livello istituzionale faccia la sua parte, Governo compreso. I ristori dovranno essere immediati, così come il ritorno alla normalità. I mutamenti climatici caratterizzeranno sempre di più il nostro modo di vivere e di fare impresa. Serve il coinvolgimento di tutti e l’utilizzo delle migliori tecnologie per prevenire o quanto meno ridurre i rischi. In una montagna già caratterizzata da tante fragilità idrogeologiche il tema non è più rinviabile”.