BELLUNO Sono state avviate alcune operazioni sulla frana di Paradisi, che insiste nei Comuni di Ponte nelle Alpi e Alpago. Si tratta di attività di sondaggio del terreno, propedeutiche alla elaborazione del progetto che prevede il monitoraggio e la sistemazione del movimento franoso, oltre al ripristino della viabilità di accesso alla località Cassani dopo il dissesto della scorsa primavera. «Il corpo del versante interessato ha una larghezza media di 115 metri, una lunghezza lungo la linea di massima pendenza di 200 metri e uno spessore stimato in 6-8 metri. Complessivamente il volume di frana si aggira sui 150-200mila metri cubi di materiale” – spiega il dirigente del settore difesa del suolo, Pierantonio Zanchetta . “Un progetto che al momento prevede un quadro economico di circa 4 milioni di euro. «Una cifra importante che dovrebbe essere inserita negli interventi post-Vaia e finanziata con i fondi commissariali dedicati proprio alla tempesta di fine ottobre 2018″ – aggiunge il consigliere provinciale delegato Massimo Bortoluzzi (foto)- I lavori dovranno porre fine a una situazione che si trascina da anni per l’area di Paradisi, nell’ottica che la Provincia persegue da tempo, di garantire vivibilità anche alle frazioni periferiche e alle “terre alte”, che non sono solo quelle in quota, ma tutte le aree distanti dai centri maggiori». Soddisfatto il sindaco di Ponte nelle Alpi e consigliere provinciale Paolo Vendramini: «Questo intervento servirà a sistemare una situazione annosa. Gli abitanti di Paradisi saranno senza dubbio contenti. Ora attendiamo con fiducia la conferma del finanziamento per continuare l’iter progettuale e avviare al più presto i lavori».