PADOVA Inizia l’autunno astronomico in concomitanza anche ad un effettivo cambiamento del tempo sulla regione, dopo una prolungata fase nel corso di settembre, caratterizzata da giornate in prevalenza stabili, soleggiate e anormalmente calde. Durante il mese di settembre, dopo una prima breve fase piuttosto fresca che ha visto la ricomparsa della neve fino a 2900 m di quota (3 settembre), le temperature infatti sono decisamente aumentate fino a portarsi per molti giorni, dal 6-8 settembre, su valori ben oltre la norma. Nella montagna veneta la temperatura media dei primi 20 giorni del mese è stata la più alta degli ultimi 30 anni, in pianura in media è stata la terza più calda dopo il 2011 e il 2016. Nella parte centrale del mese, l’affermazione di un vasto campo di alta pressione su gran parte dell’Europa ha mantenuto per una decina di giorni valori termici in media oltre i 3-5°C rispetto alla norma. Nel corso della decade si sono anche raggiunte punte di temperature massime giornaliere record per questo periodo dell’anno come i 32.1°C raggiunti a Verona – Villafranca. A partire dallo scorso week-end, il parziale cedimento del campo di alta pressione sull’Europa ha favorito l’ingresso di masse d’aria leggermente più fresche di origine continentale e le temperature hanno cominciato a scendere su valori più consoni al periodo. Successivamente, ad iniziare da lunedì 21, le condizioni atmosferiche sulla regione sono diventate progressivamente più instabili per l’avvicinamento di un’area ciclonica di origine atlantica che condizionerà il tempo sul Veneto anche nei prossimi giorni.