UNCEM: NO A DEMAGOGIA. CONSIGLIERI COMUNALI NON DEVONO RESTITUIRE BONUS
ROMA Diversi Sindaci e Consiglieri comunali stanno ricevendo in queste ore una nota dell’INPS, con i suoi uffici territoriali, che chiede indietro i bonus percepiti nei mesi scorsi, in quanto lavoratori autonomi. Ad esempio il ‘bonus partite Iva’, erogato a seguito del primo lockdown del 2020. Che secondo INPS, tutti gli eletti dovrebbero restituire. La richiesta è fatta sulla base di un parere del Ministero del Lavoro che equipara indennità di funzione e gettone di presenza e non distingue le diverse situazioni, concludendo per la incompatibilità del bonus da parte di tutti coloro che hanno un ‘mandato politico’. Marco Bussone Presidente dell’Uncem tuona: ” Si può comprendere per Parlamentari, Consiglieri e Assessori regionali, ma il parere è assurdo per Assessori comunali e Sindaci, oltre che per i Consiglieri comunali che in genere percepiscono gettoni di presenza di poche decine di euro lordi. E in tanti casi, in molti piccoli Comuni non percepiscono rimborsi o gettoini. Alcuni deputati, come Chiara Gribaudo, Debora Serracchiani ed Enrico Borghi, anche su sollecitazione Uncem, sono intervenuti in queste ore con il Ministero per porre la questione e chiedere di precisare meglio il parere. E di correggerlo togliendo di mezzo ogni demagogica e assurda richiesta di rimborso a chi ha un mandato istituzionale, amministrativo, nei Comuni. INPS deve bloccare le richieste di restituzione da parte degli uffici territoriali. Confidiamo nel lavoro dei Parlamentari, di tutti i partiti e schieramenti, e anche del nuovo Governo. I Consiglieri comunali e i Sindaci non devono, a nostro giudizio, restituire alcunché all’INPS. Si faccia presto chiarezza in questa direzione”.