TAIBONQuando G.R. si è fermato per dare uno sguardo alla martoriata Valle di San Lucano non solo è rimasto stordito per quegli alberi ancora a terra tutt’attorno al laghetto delle Peschiere (dove sono in corso i lavori di recupero dell’area), non solo ha perso il fiato tra il cemento della nuova arena in costruzione, peggio. I suoi occhi sbalorditi e con una senso di vergogna per gli autori del gesto si sono fermati su quei sacchi di nylon nero da discarica con dentro prodotti bituminosi, probabilmente scarto di qualche lavorazione domestica, forse un tetto. Tutto questo sulla strada comunale che porta alla Valle di San Lucano, difronte al laghetto delle Peschiere in località Scalette. Il lancio dei sacchettoni non è nemmeno riuscito tanto bene visto che in parte è rimasto impigliato tra gli alberi a bordo strada. Ma chi è stato? Perché continuare a martoriare una valle già duramente provata un anno fa da Vaia. Difficile in questa occasione dare la colpa al turista di passaggio e da ancora più fastidio il pensiero che possa essere stato un locale, un cittadino di un paese che ha conosciuto i giorni di Vaia e la distruzione visibile tutt’attorno, per l’uragano, ma anche per le fiamme dell’incendio del 24 ottobre 2018. Il luogo dove è stata fotografata l’improvvisata discarica, chissà che qualcuno non possa testimoniare il passaggio dell’autore del reato ambientale che credendosi furbo ha pure ricoperto i rifiuti di segatura, un goffo tentativo di nasconderli. Evidentemente non sono stati nascosti e probabilmente saranno gli operai comunali che dovranno intervenire, oppure i ragazzi delle scuole nell’ambito delle annuali operazioni ecologiche.
IL VIDEO
IL SINDACO DI TAIBON SILVIA TORMEN