FELTRE Il Collegio è composto dalla direzione strategica, dal direttore della funzione ospedaliera e dal direttore della funzione territoriale, dai direttori di dipartimento strutturale e funzionale appena nominati, da un rappresentante della medicina convenzionata, dal direttore del dipartimento di prevenzione, del dipartimento dipendenze e dal direttore del dipartimento di salute mentale. Sarà successivamente integrato da altre figure, una volta nominate. Il Collegio di direzione concorre al governo delle attività cliniche, partecipa alla pianificazione delle attività, incluse la ricerca, la didattica, i programmi di formazione e le soluzioni organizzative per l’attuazione dell’attività libero-professionale intramuraria. Svolge le attività previste dalla L.R. del 29.6.2012 n. 23 e, in particolare, nell’ambito del governo clinico, fornisce supporto alla Direzione Generale, promuovendo e coordinando le azioni finalizzate a migliorare l’efficienza, l’efficacia, l’appropriatezza delle prestazioni sanitarie, ed a garanzia di equità nell’opportunità di accesso. Per l’esercizio di questa funzione il Collegio di Direzione ha la responsabilità della messa a punto di un sistema consolidato di audit clinico, può definire un programma aziendale di gestione del rischio, può programmare un’attività di formazione continua, nonché svolgere attività di ricerca, di innovazione e di miglioramento continuo. Provvede alle nomine di sua competenza dei componenti le commissioni di concorso o di selezione del personale, ai sensi della vigente normativa in materia. Attraverso il Collegio di direzione l’Azienda intende dare un nuovo impulso al miglioramento organizzativo, attraverso obiettivi definiti che sono stati dati a ciascun dipartimento. Il dipartimento, infatti, costituisce una tipologia organizzativa e gestionale volta a dare risposte unitarie flessibili,tempestive, razionali ed esaustive rispetto ai compiti assegnati, nell’ottica di condivisione delle risorse. L’architettura organizzativa dipartimentale ha l’obiettivo di favorire una chiara definizione dei percorsi delle persone assistite da realizzare anche attraverso l’individuazione e l’applicazione di modelli organizzativi- assistenziali innovativi ed integrati tra le diverse strutture aziendali per dare concreta attuazione ai principi di continuità dell’assistenza secondo criteri di integrazione organizzativa e multidisciplinare, ponendo la persona al centro di processi di cura valorizzando anche diversi professionisti coinvolti.